Ciao
a Tutti,
vediamo
un po' sicuramente siamo stati un po' pigri in questi giorni.
Vi
faccio un riassuntino di questi giorni: arrivati come spero abbiate
letto di fronte al paesino di Saint-Anne vi siamo rimasti per 2
giorni senza neppure fare l'ingresso alla dogana in Martinica. Il
paesaggio, l'acqua calda e la voglia di rilassarci hanno prevalso
sulle formalità da espletare. La nostra bella bandiera gialla (che
nel codice di segnalamento marittimo indica un'imbarcazione che
richiede di poter espletare le pratiche per poter entrare in un nuovo
Stato) issata sulla dritta dell'albero di maestra faceva bella mostra
di se. Finalmente il 3° giorno ci decidiamo ad entrare nel canale
che conduce alla fine del CUL-de-SAC de le Marin; in pratica un
Hurrican hole dove si sono sviluppate le maggiori attività inerenti
le attività di noleggio e della nautica da diporto in generale.
I
contrasti anche qui non mancano: siamo in Francia, la Martinica è un
DOM (uno di quei possedimenti d'oltremare che resistono dall'epoca
del colonialismo), i prezzi sono paragonabili ad una qualsiasi
capitale europea, ma molte case sono baracche; poi vi è il marina
nuovo, cemento e vetrate, contro assiti e case in stile simil
coloniale; infine le barche: un marina sempre pieno dove i catamarani
e le imbarcazioni sopra i 50 piedi la fanno da padrone mentre
all'ancora un variegato e incredibilmente grande numero di
imbarcazioni di ogni forma e materiale e dimensione dondolano
pigramente: ed il clima... acqua decisamente più calda ed in cielo
una continua alternanza di nubi e sole pioggia e vento.
Arriviamo
tardi al posto di dogana, abbiamo delle indicazioni vecchie, è stato
traslocato nella parte nuova e qui alle 18.00 locali (in pratica al
tramonto) chiudono quasi tutti. Ci accontentiamo di un giretto alla
ricerca di un market ma pare che sia a 15 Km (la notizia è errata o
come si manifesta poi il nostro francese è da ripassare, o meglio
studiare velocemente). Tornati verso il marina scopriamo una navetta
verso un Carrefour... bisogna acquistare almeno 150€ ma gli siamo
simpatici è l'ultimo giro poi si chiude ed allora abbiamo 40' per
poter fare la spesa.
Torniamo
in barca e per la 3° notte non abbiamo ancora regolarizzato la
nostra entrata in Martinica.
Ma
qui vi sono talmente tante imbarcazioni che pare non interessare a
nessuno. Inoltre con tutta la loro storia di pirati e combattimenti e
contrabbandieri e chissà cos'altro, noi siamo ben misera cosa.
Sono
stati 2 giorni di sole e temperatura mite, ma oggi il terzo giorno
piove; provo distrattamente a chiamare Martigues al VHF e la risposta
arriva, stanno per arrivare ma oggi è tutto un susseguirsi di groppi
e piovaschi con nuvole nere che si muovono nel cielo velocemente; i
giorni scorsi erano bianche e pigre. Scendiamo a terra per fare
acquisti di cime che si sono usurate durante la traversata e per fare
finalmente dogana. Che differente da Capo Verde: là in
un'impeccabile divisa un militare della polizia marittima compilava
carte ma si aveva un contatto umano, tra Creolo Portoghese e Spagnolo
qualcosa si riusciva a comunicare; qui si entra in capitaneria una
molto piacevole signorina da dietro un bancone con un sorriso indica
una saletta dove vi sono 5 computer (ordenatur) dove si compila un
modulo lo si stampa si torna da loro, mettono un timbro, molto
gentilmente si pagano 5 euro (7€ per ogni isola a Capo Verde dove
si faceva l'ingresso ma non l'abbiamo fatto in tutte...) e si va
via....
Per
tornare in barca facciamo un giro largo ed andiamo a visitare le
varie baiette che sono poi i punti maggiormente protetti dagli
uragani. Qui scopriamo un gran numero di barche abbandonate e
semiaffondate, facciamo la conoscenza di Franco e Silvana della barca
Scherzamica, vivono qui e si spostano per lavorare come skipper e
hostess per dei russi. La barca è piazzata qui con 5 ancore in tutte
le direzioni a ridosso delle mangrovie, mi spiace non averla
fotografata. Rientriamo in barca e nel pomeriggio torniamo per finire
la spesa dei materiali per la barca schivando i piovaschi, mentre rientriamo troviamo i nostri amici che stanno
sbarcando! E' il compleanno di Silvia ed allora cerchiamo un
posticino in spiaggia dove i bimbi dopo 15 giorni di traversata
possano giocare e noi ci scambiamo le nostre “avventure”.
Sicuramente a Silvia mancano le sue amiche e le loro chiacchiere
veloci e taglienti... ma anche qui non è male, i piedi nella sabbia
e un calore che non da fastidio. Certo lei vorrebbe qui le sue
amiche, lo si nota che le mancano.
P.S. non riesco a caricare le foto... sarà per la prossima volta
P.S. non riesco a caricare le foto... sarà per la prossima volta
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