mercoledì 30 aprile 2014

Ciao a Tutti,
salto in avanti nel tempo:
le sorelle Cristina e Francesca con l'amica Lolli sono a bordo.
Per ora sono bravissime, anche se la mattina con grande dispiacere di Silvia si alzano presto.
A presto spero per i prossimi aggiornamenti

martedì 29 aprile 2014

Ciao a Tutti,
e via di corsa a raggiungere Windjammer a point a Pitre. Chissà quando li rivedremo ed allora andiamo a farci del male per un paio di sere cene da noi e da loro. Mentre cerchiamo disperatamente di sistemare il motore del dinghy, inutilmente. Alla fine pensando ai rollii dei giorni di Pasqua per lo sfrecciare dei locali ed il moto ondoso anomalo, salpiamo le ancore per goderci un pò di pace all'ilet de Gosier, o meglio ormeggiamo vicino alla cittadina di Gosier per poter scendere a terra col dinghy a remi. La prima sera però ci danno un passaggio i soliti Silka e Klaus, a proposito nella sezione filmati il link dei loro bei filmati subacquei, e ci ritroviamo seduti in un "posto" atrezzato a .... insomma un posto caratteristico dove si può mangiare un'ottima ed onesta pizza cotta in un forno a legna.
Il caratteristico posto è così composto, tavoli ricavati da vari materiali di recupero in legno, pergolato cotruito con bamboo e per proteggere dalle foglie morte quello che aveva tutto l'aspetto di un vecchio paracadute. Ceste poste per terra per la raccolta differenziata di vetro, tappi ed i contenitori di cartone usati per la pizza. Ma il pezzo forte è il furgone da venditore ambulanti oramai reso fisso, che all'interno nella parte posteriore è stato completamente modificato con una struttura metallica che sostiene un forno in pietra. Domenica loro partono verso nord, noi invece scendiamo a cercare una connessione, invano, per poter salutare i parenti. Ritorniamo in barca sconsolati per l'inutile ricerca. Però abbiamo visitato questo paesino dotato di questa bella spiaggia attrezzata e di fronte questa isoletta notevole dominata da un faro.

domenica 27 aprile 2014

Ciao a Tutti,
scusate se stiamo diventando disordinati e sempre più in ritardo in questo nostro blogdiario.
Non è facile ritagliarsi sempre del tempo per scrivere di noi. Abbiamo deciso di vivere su di una barca e questo comporta varie scelte, se poi il budget iniziale è basso il tempo da dedicare alla cura e manutenzione della barca è molto; a questo fanno seguito tutta una serie di altre penurie alle quali si sopperisce con l'utilizzo della risorsa tempo. Ci vuole tempo per andare a prendere acqua per riempire il serbatoio, scegliere il tempo per utilizzare l'energia messa a disposizione dai pannelli fotovoltaici, etc.
In più il tempo per raggiungere la terraferma. Tutto questo giro di parole per arrivare alla nostra discesa a terra in quel di S. Francoise: normalmente ci si ormeggia sottovento ad un porto per essere protetti dalla costa, ma in questo caso è il reef che protegge l'ormeggio di S. Francoise che si trova quindi sottovento all'ancoraggio. Perchè vi spiego questo perchè con un dinghy con il motore fuori uso come il nostro è di fondamentale importanza capire come muoversi. Il tempo e la fatica per andare a favore del vento, se si ha tempo basta lasciarsi portare, non sono nulla in confronto alla fatica ed al tempo per risalire controvento.
Così il rientro in barca è stato un mix di tecnica e strategia per riuscire nell'impresa. L'unico problema è che questa impresa mi ha letteralmente tagliato le gambe....
oltre al danno, io facevo fatica aia remi controvento, la beffa, Silvia se la rideva alla grande delle mie ciabatte poste a proteggere le ginocchia...

venerdì 25 aprile 2014

E ora dedichiamoci a parlare della Dominica.
Isola verde e alta, poco caraibica come spiagge, ma ancora quasi completamente incontaminata. Stupenda!! Qui vieni sopraffatto da Madre Natura, un posto ideale per chi ama fare trekking con un clima perfetto...poi se fa troppo caldo puoi sempre farti un bel bagnetto in mare, o nelle innumerevoli piscine naturali sotto le cascate! Insomma un posto favoloso!! Con i "Martigues" ci siamo goduti l'Indian River, uno dei siti naturali più conosciuto dell'isola anche perchè vi hanno girato alcune scene del film "Pirati dei Caraibi 2", così come in molti altri posti dell'isola...
Ma andiamo con ordine:
L'Indian River si risale in barchette di legno solo con guide locali, noi abbiamo trovato il mitico "James Bond" che ovviamente fa di tutto e di più, è riuscito addirittura a diventare papà a 13 anni, quindi ora con i suoi 38 anni è già nonno, ma tanto lui è James Bond, unico e inimitabile!
Le foto non riusciranno purtroppo a trasmettere i veri colori, i profumi, i giochi di luce di questo posto incantato...ci sono solo i suoni e il silenzio della natura, sensazioni appaganti, il cuore si apre totalmente!





la capanna costruita per il film "Pirati dei Caraibi 2" (scena della strega)









Il giorno dopo ci avventuriamo con la jeep (guida inglese!!) all'interno dell'isola per scoprire da soli altri posti incantati e ci ritroviamo ad arrampicarci sotto le cascate di Trafalgar. Un'altra overdose di verde e foresta lussureggiante...arriviamo fin sotto la cascata, arrampicandoci come matti e anche con la piccola Marti che viene passata di mano in mano ...che avventure fin da piccola! La cascata appare immensa, il rumore è incredibile e il vapore acqueo che viene sollevato quasi quasi ti impedisce di respirare. La piscina ai suoi piedi è così invitante che ci buttiamo tutti a farci un fantastico e tonificante bagno di acqua dolce! Adrenalina e gioia allo stato puro!








nella discesa incappiamo per sbaglio in un'altra piscina naturale solo che questa volta l'acqua è quasi bollente!! E' acqua sulfurea, l'impatto è piacevolissimo, peccato che la temperatura esterna sia solo di 30°!!..in breve il calore si fa pesante...meglio uscire a rinfrescarci!


Mucho calor!

e il solito Capitan Mostro che spaventa la Marti

il giro continua, gli occhi si riempiono di visioni magnifiche, e la giornata finisce nuovamente davanti al mare, che sembra ci richiami all'ordine.

Nido di termiti... nemiche principali delle abitazioni di legno dei locali



E' ancora un po' indietro...però quasi quasi...



Arriviamo in questa splendida spiaggia, ma non possiamo tornare a mani vuote, e allora.....la banda si dà da fare...


ed io che non ho fatto niente...mi prendo il bottino!!


Ultimo saluto a Dominica e poi le nostre strade si dividono nuovamente...per ora!


 Curiosità: l'avete mai visto un albero così?????


giovedì 24 aprile 2014

Allora..visto che io mi devo occupare delle foto, prima di pubblicare un'altra fantastica mega gallery sulla Dominica...BECCATEVI QUESTA!
Direttamente scattata da uomo italiano in vacanza ...(non poteva essere altrimenti)!!
Io...(invidiosa) la pubblico al solo scopo di far impennare le visualizzazioni di questo blog!
Buona Visione! :-)


mercoledì 23 aprile 2014

Ciao a Tutti,
verso nord, ed allora perchè non passare da Maria Galante, ci piace molto quest'isola, ma anche per approffitarne di fare un salto a visitare S. Francoise. Non ci siamo mai passati perchè pensavo ad un marina privato ed a difficoltà d'ormeggio visto il canale della passe ed i fondali bassini.
Mentre stiamo per raggiungere Maria Galante ci raggiunge via radio VHF un messaggio dei nostri amici Silka e Klaus di Windjammer. Ci informano che saranno a Point a Pitre ancora  per qualche giorno per poi prendere la strada verso Nord. Quindi ci fermiamo solo un giorno a Maria Galante facciamo una puntatina a S. Francoise per poi correre a Point a Pitre.
S. Francoise è un paesino dove tutto gravita intorno al turismo. Il paesino originale è carino, con investimenti per ammodernarne le strutture. Ma il turismo ne fa da padrone. Sicuramente la bella spiaggia protetta da un lungo reef con la sua spiaggia bianca e le palme, vicino al parco protetto delle isole di Petite Terre e Maria Galante ne fanno un ottimo posto per il turismo.
Ciao a Tutti,
qui funziona così Silvia mi dice "Dobbiamo scrivere il blog!"... come se io non lo scrivessi mai...
Allora facciamo così io scrivo e Silvia metterà le foto, così evito discussione su quali mettere.
Arriviamo in quel di Portsmouth di sabato ma stavolta decidiamo di non fare la clearance per l'ingresso tanto ci fermiamo poco e abbiamo sentito di altri che non l'hanno fatta... insomma rischiamo, siamo illegali.
La sera cerchiamo un'auto per andare a visitare l'interno ma qui cominciano presto a lavorare ma soprattutto finiscono prima.
Quindi riceviamo indicazioni per provare l'indomani, domenica alle ore 8.00.
Ci organizziamo con i Martigues per essere a terra presto.
Ironia della sorte si presentano in barca da noi con un'ora d'anticipo perchè hanno fatto confusione con i vari orari cambi di ore legali e fusi vari.
Morale: l'auto non si trova ed allora andiamo con James Bond a visitare l'Indian River.
I commenti e le foto li lascio a Silvia.
Il giorno successivo l'auto non ci sfugge e partiamo alla scoperta dell'interno.
Torniamo che ormai è notte fatta da un pò.
Qui i tramonti sono molto veloci e soprattutto fa buio in poco tempo.
E così il giorno successivo ci si saluta di nuovo, ci separiamo ancora dai Martigues, loro a Sud per imbarcare la sorella di Kristina con famiglia, noi a Nord in attesa delle sorelle di Silvia.

sabato 19 aprile 2014

Ciao a Tutti, faccio un salto nel presente, sappiamo di essere in ritardo col blog ma abbiamo problemi di connessione e lavori in barca.
Siamo messi così, un cantiere aperto e in corsa a salutare amici.
Il motore del tender ci sta lasciando un vecchio Yamaha Malta che riesce a fare al massimo 500 metri e poi si spegne. Scalda molto e non mi pare sputi abbastanza acqua. L'ho già smontato 4 volte e sto cercando un meccanico ma è Pasqua e qui è tutto chiuso, siamo tornati a Point a Pitre per salutare Silka e Klaus che partono oggi sabato verso nord per poi rientrare in Germania.
Perciò se avete qualche idea o nozione in merito a cosa potrebbe essere il problema del motore del nostro dinghy ve ne sono grato.
Spero a presto il racconto dei nostri giri all'interno della verde e lussureggiante Dominica.

martedì 15 aprile 2014

Ciao a Tutti,
dopo la pesca miracolosa torniamo al nostro peregrinare.
Finita la vacanza sul cat abbiamo trascorso 2 giorni a sistemare le nostre cose in barca, quando sentiamo via mail gli amici di Martigues che si trovano a Maria Galante e stanno scendendo in Martinica per andare a trascorrere alcuni giorni con i parenti, anche loro, che vengono a trovarli.
Un'occasione ghiotta per rivederci dopo tanto tempo che non possiamo farci sfuggire. La mattina siamo in viaggio di bolina per raggiungerli a Saint Louis a Maria Galante.
Quando arriviamo Beppe non si trova in barca ma a pescare langoste per una cena con noi.
Insomma è subito festa programmi e chiacchiere.
Martina cresce alla grande ed ora è una vispa bimbetta che si arrampica ovunque e parla come una mitraglia.
Decidiamo di trascorrere alcuni giorni insieme e di dirigerci in Dominica per andare a visitare l'isola
dimezzando i costi del noleggio dell'auto.
Così il giorno dopo ci spostiamo al sud di Maria Galante, a Grand-Bourg. Troviamo posto all'ancora all'interno del piccolo porto, ma dobbiamo ridare ancora, noi perchè troppo vicini ad un'altra barca, anche stavolta quando sceglie Silvia è meglio... Martigues perchè nell'area di manovra dei traghetti.
Domani sarà nuovamente navigazione nei canali verso la verde Dominica.

lunedì 14 aprile 2014

Ciao a Tutti,
oggi un post sulle nostre DISavventure.
Chi possiede una barca a vela o chi vi è salito per una breve vacanza conosce il problema del bagno.
Inteso come tazza del water. Un luogo normalmente angusto ed in alcuni casi con una minima areazione, dove troneggia questo "indispensabile" oggetto.
Quello che si nasconde dietro alla tazza del WC sono tubi e saracinesche ma anche pompe guarnizioni valvole e leveraggi, talvolta è pure elettrificato.
Spesso un neofita non si rende conto che questo diabolico "mobillio" scarica in mare direttamente o attraverso una vasca delle acque nere che alcune volte non trattiene adeguatamente gli odori.
Insomma qualche aneddoto sul "cesso" lo si ha sempre da raccontare, come pure il diverso approccio delle varie persone che ne vengono a contatto.
Ora ne abbiamo un altro da raccontare:
Silvia va ad utilizzare cotanto "strumento" ma nel momento dello riempimento attraverso la pompa manuale dopo lo sversamento non riesce ad innescare la pompa con conseguente riempimento della tazza.
Che fare, dopo vari tentativi mi chiama, quando c'è un lavoro di M.... sono sempre il primo della lista.
Provo con rabbocco manuale (cosa avete capito, ho preso un bricco ed ho riempito la tazza con acqua di mare), svuoto e fino a qui tutto bene ma non riesco a fare il riempimento.
A questo punto rimane solo un'opzione, verificare la pompa e quindi aprire... insomma mascherina guanti e camice.
Intuizione corretta,
TROVATO IL PROBLEMA E LO RIMUOVO.
ABBIAMO PESCATO!!!
Un pesciolino era stato risucchiato dalla pompa e si era incastrato nella valvola.
Richiudo il tutto e tutto funziona.










E visto che il Capitano ha la totale egemonia sul blog (per fortuna che c'è lui con la sua costanza e regolarità!!!) io mi dedico alla sezione foto con un fotoracconto o fotoromanzo dei giorni passati assieme agli amici. Grazie a tutti...è stato bello stare con voi, ci avete portato un po' di casa, che è inutile dirlo, per tante cose ci manca. E ci mancherete anche voi!

Iniziamo con un bel po' di spiagge:







 








la splendida isola di Maria Galante con le coltivazioni di canna da zucchero e la produzione di Rhum:







e poi l'interno di Guadalupe, cascate, piscine naturali, villaggi...tutto STUPENDO!


















flora e fauna creola:









un omaggio al nostro grande Luca (e i miei vani tentativi di far ingelosire il Capitano! ;-)


















e per finire ....TUTTI NOI!!!






Grazie, grazie, grazie... per tutti voi un abbraccio grande così da VIA MAR ...e buona indigestione di foto!!


P.S. Un abbraccio speciale ai mitici Andre e Dani!