mercoledì 26 febbraio 2014

Ciao a Tutti,

la mattina successiva si riparte verso nord, destinazione? Verso Saint Pierre, poi si vedrà. Costeggiamo per poter apprezzare la costa ed arrivati a Le Carbet decidiamo di passare qui la notte.
La spiaggia è molto aperta e rolliamo abbastanza, non dà troppa noia ma eravamo un po' disabituati al rollio. Non la troviamo comunque particolarmente interessante, a parte essere una lunga spiaggia di sabbia scura, l'acqua è torbida e non vi troviamo nulla di particolarmente interessante, bar e ristoranti sulla spiaggia, baracche e reti dei pescatori una strada che corre dietro la prima fila di case per turisti e dei locali.
Ne approfittiamo per una passeggiata lungo la spiaggia raggiunta a nuoto e poi via a Saint Pierre.
Qui l'atmosfera è differente, anche prima di scendere a terra mi piace. Qui si rolla meno che a Le Carbet, non pare ma è maggiormente riparata. Lunga ansa di sabbia scura, case sulla spiaggia qualche ristorante in prima linea ma senza tavolini o sedie direttamente in spiaggia.












































Case più raffinate in seconda fila, perfino la residenza del vescovo ed una chiesa a facciata con doppie torri molto imponente; aveva anche un teatro ma qui tutto è stato distrutto dal vulcano di Mont Pelee che ha distrutto qualsiasi cosa nel 1902. Si salvò solo un ubriacone che era stato rinchiuso in prigione... e poi dicono che bere fa male.... Noi comunque non abbiamo ancora approfittato delle visite gratuite alle distillerie di Rhum. Come si diceva qui è tutto a dimensione turismo, anche nei mercatini dove i locali vendono frutta e verdura fresche i prezzi sono da turisti. Per fortuna che rimane una certa cultura marinara e qui l'acqua potabile è gratuita. Qui di acqua non hanno problemi, sabato abbiamo addirittura indossato le cerate, avevano proprio bisogno di una lavata in acqua dolce. Domenica è giorno di mercato e poi non ho voglia di partire di domenica per Dominica, il nome viene proprio dal giorno in cui Colombo la scoprì.

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