sabato 30 marzo 2013

Ciao a Tutti,
oggi rallentiamo un attimo con il lavoretto nel quale ci siamo imbarcati: ridipingere l'opera morta di Chery.
Si perchè in barca "l'opera morta" è la parte emersa, al contrario "dell'opera viva" che è la parte immersa di una barca.
Siamo degli autoditatti in quasi tutti i lavori Silva ed io. Ci informiamo, Internet o libri, dai vicini di barca o da radio pontile.
Poi passiamo all'azione: forse abbiamo compiuto un errore nella stesura della prima parte della pittura, l'abbiamo lasciata troppo abbondante, non l'abbiamo tirata abbastanza, con un duplice effetto: una gradazione più scura oltre ad una tendenza abbastanza fastidiosa nel non seccare...
Già è difficile vivere in barca facendovi sopra dei lavori importanti, continui spostamenti di materiali e in questo caso impossibilità nel muoversi.
Se poteste ascoltarci durante tutto il giorno partono imprecazioni poichè è impossibile non toccare, calpestare o solo sfiorare qualcosa che non ti lasci addosso un sottile strato di pittura...
A fine giornata sembriamo 2 zebre da tante strisce abbiamo.
Lascerei stare paragoni con i giaguari, visto che già ieri sera mi sono trattenuto dallo scrivere un post con una notizia di politica che mi ha fatto imbestialire, ma si sa io mi imbestialisco con poco.
In compenso stanno sparendo le macchie da Chery.
Siamo molto contenti del risultato che stiamo ottenendo, non c'è che dire nella scelta dei colori Silvia ci ha preso: crema e grigio.
Vedrete il risultato.

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