Un'altra
traversata...questa volta la definirei una mini traversata.
Eh già ..perchè
rispetto alla prima è stata brevissima e completamente
diversa.
Come sapete abbiamo
lasciato Madeira con un po' di rimpianto per non aver avuto il tempo
di visitarla bene....è strano ..un'isola così vicino a
Porto Santo e così diversa..: verde, lussureggiante pena di
piante profumate (non oso immaginare che tripudio di colori e odori
sia questo posto in primavera!!) ma in questa stagione c'è
l'arcobaleno quotidiano...anche se non piove, è come se fosse
stato messo lì a far da sceneggiatura a questo
paesaggio...sembra quasi finto e dà il benvenuto a quei 3-5
mila passeggeri che le navi da crociera scaricano qui ogni giorno. E'
incredibile come si anima la cittadina di Funchal che si riempie di
turisti colorati e come si svuota alla sera quando questi enormi
alberghi galleggianti riprendono il mare. Bella Funchal, città
vivace e allegra...perlomeno questa è la sensazione che mi ha
trasmesso. Qui rivediamo un bel po' di gente che per qualche giorno
erano stati nostri “vicini” di barca a Porto Santo. Ci si saluta,
tutti ci chiedono dell'ancora e si congratulano per il nostro
“successo”...chissà se ci ritroveremo ancora ...andando
verso le Canarie ognuno prende strade diverse, ma è bello
pensare di rincontrarsi.
La nostra tabella di
marcia comincia a diventare veramente stretta per cui si
va...direzione Gran Canaria a Las Palmas, per avere l'opportunità
di trovare facilmente pezzi di ricambio e materiale per la
barca..quindi scelta obbligata. Si parte domenica alle 15.30 del
pomeriggio dopo un lauto e probabilmente esagerato pranzo che in
poche ore si trasforma in un peso sullo stomaco e per più di
24 ore non mi da tregua facendomi provare per la prima volta cos'è
veramente il mal di mare. Anche Cupi non è in perfetta forma
ma fortunatamente non raggiunge i miei livelli. I miei turni al
timone sono stati un calvario, e al quarto turno proprio non ce la
faccio ..dopo un'ora Cupi mi sostituisce.
Distesa per qualche ora e
comincio a star meglio. Nel frattempo dal momento della partenza
Cheri mantiene una velocità superlativa per i suoi
standard...abbiamo 20 nodi o poco più di vento al traverso che
ci fa andare spediti e pimpanti con una media di 5 nodi, cielo
stellato e luna piena...cosa vuoi di più?? Lunedì sera
alle 23 stiamo già sfilando le Ilhas Selvagens....parco
naturale tra Madeira e le Canarie..ma peccato anche qui non c'è
tempo per fermarsi. Intercettiamo al VHF la conversazione tra
Cristina e il Guardiano del parco naturale, proviamo a chiamarli ma
loro non ci ricevono. (i nostri amici di Martigue, Beppe e Cristina
sono partiti anche loro da Funchal domenica mattina presto con
l'intenzione di fermarsi appunto alle Selvagens e proseguire poi per
La Graciosa, sopra Lanzarote). Con la SSB invece riceviamo
un'imbarcazione italiana che sta facendo l'ARC ..ci scambiamo i
saluti e le posizioni.
Siamo a martedì e
tutto prosegue con una quasi routine...siamo ancora nella fase di
“adattamento” alla navigazione, quindi è un susseguirsi di
turni, riposi, qualche spuntino, ancora risposo ..e così
via..insomma c'è un po' di lentezza in tutti noi...ma l'idea
di arrivare a destinazione già alla sera ci sprona nonostante
il vento stia cominciando a calare come da previsioni. Alle prime ore
del pomeriggio già vediamo l'ombra di Tenerife che appare a
sud ovest...sarà la vicinanza ma anche la temperatura sembra
cambiare notevolmente... questo piacevole tepore, che meraviglia!
Il vento cala ancora,
alle 19.00 mancano poco meno di 15 miglia e ormai non si va più
avanti..è il turno del Signor motore che ci porta ad imboccare
il Porto di Las Palmas....l'entrata non sembra così difficile
ma le mille luci della città non aiutano ad individuare gli
innumerevoli fari che creano quasi un labirinto all'interno di questo
grande bacino...così siamo tutti di vedetta a chiamare
continuamente imbarcazioni in movimento, tenere a vista i bagliori
dei fari e procedere piano piano.
Ci vuole una buona ora
prima di atterrare nelle zona di ancoraggio a ridosso del marina, poi
comincia la ricerca del posto giusto...ma questo ve l'ha già
raccontato Marco..ovviamente se non agganciamo un plinto di cemento
non siamo contenti!!!
Questa volta è
stato tutto molto più facile (a parte le condizioni fisiche)
ma quelle mentali erano tutt'altra cosa rispetto al primo impatto con
l'oceano.
Las Palmas ci risveglia
con un cielo nuvoloso e il rumore di mille sirene che corrono sul
mega viale trafficato che costeggia la zona portuale... butto fuori
la testa ancora assonnata e la temperatura che sento è
decisamente gradevole. Poco dopo il cielo si apre e finalmente sento
CALDO! Sfoderando con orgoglio gli infradito, scendiamo a terra con
il tender ammirando la bravura di un gruppo di ragazzi/e norvegesi e
finlandesi in allenamento con i laser...sono uno spettacolo!
Riabbracciamo Jacopo che ci accoglie con l'agognato pezzo di
Parmigiano promessoci, poi una mezzora di pratiche in marina e si
ritorna in barca per pranzare con Jacopo ospite che in realtà
ci fa da cuoco come ai “vecchi tempi”. Entriamo in Marina e poi
puliti e profumati, alla sera ci buttiamo nella movida della città
che nella parte vecchia è un full di localini e ristorantini,
il Cupi fa apprezzare anche a Jaco le sue barzellette e si finisce
per fare le 2 anche stanotte.
Stamattina ci assegnano
il posto dove resteremo per qualche tempo...non sappiamo ancora
quanto..abbiamo una bella lista di lavori da fare prima di ripartire.
Ci ormeggiamo a fianco di un'altra Amel Euros 41, che sembra appena
uscita da un salone di bellezza...ci darà sicuramente un bel
po' di idee per migliorare la nostra e la coppia di francesi a bordo
ci accoglie gentile e sorridente.
Un altro paese e una
nuovo pezzetto di vita da raccontare...a presto!
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