giovedì 6 dicembre 2012

Un'altra traversata...questa volta la definirei una mini traversata.
Eh già ..perchè rispetto alla prima è stata brevissima e completamente diversa.
Come sapete abbiamo lasciato Madeira con un po' di rimpianto per non aver avuto il tempo di visitarla bene....è strano ..un'isola così vicino a Porto Santo e così diversa..: verde, lussureggiante pena di piante profumate (non oso immaginare che tripudio di colori e odori sia questo posto in primavera!!) ma in questa stagione c'è l'arcobaleno quotidiano...anche se non piove, è come se fosse stato messo lì a far da sceneggiatura a questo paesaggio...sembra quasi finto e dà il benvenuto a quei 3-5 mila passeggeri che le navi da crociera scaricano qui ogni giorno. E' incredibile come si anima la cittadina di Funchal che si riempie di turisti colorati e come si svuota alla sera quando questi enormi alberghi galleggianti riprendono il mare. Bella Funchal, città vivace e allegra...perlomeno questa è la sensazione che mi ha trasmesso. Qui rivediamo un bel po' di gente che per qualche giorno erano stati nostri “vicini” di barca a Porto Santo. Ci si saluta, tutti ci chiedono dell'ancora e si congratulano per il nostro “successo”...chissà se ci ritroveremo ancora ...andando verso le Canarie ognuno prende strade diverse, ma è bello pensare di rincontrarsi.
La nostra tabella di marcia comincia a diventare veramente stretta per cui si va...direzione Gran Canaria a Las Palmas, per avere l'opportunità di trovare facilmente pezzi di ricambio e materiale per la barca..quindi scelta obbligata. Si parte domenica alle 15.30 del pomeriggio dopo un lauto e probabilmente esagerato pranzo che in poche ore si trasforma in un peso sullo stomaco e per più di 24 ore non mi da tregua facendomi provare per la prima volta cos'è veramente il mal di mare. Anche Cupi non è in perfetta forma ma fortunatamente non raggiunge i miei livelli. I miei turni al timone sono stati un calvario, e al quarto turno proprio non ce la faccio ..dopo un'ora Cupi mi sostituisce.
Distesa per qualche ora e comincio a star meglio. Nel frattempo dal momento della partenza Cheri mantiene una velocità superlativa per i suoi standard...abbiamo 20 nodi o poco più di vento al traverso che ci fa andare spediti e pimpanti con una media di 5 nodi, cielo stellato e luna piena...cosa vuoi di più?? Lunedì sera alle 23 stiamo già sfilando le Ilhas Selvagens....parco naturale tra Madeira e le Canarie..ma peccato anche qui non c'è tempo per fermarsi. Intercettiamo al VHF la conversazione tra Cristina e il Guardiano del parco naturale, proviamo a chiamarli ma loro non ci ricevono. (i nostri amici di Martigue, Beppe e Cristina sono partiti anche loro da Funchal domenica mattina presto con l'intenzione di fermarsi appunto alle Selvagens e proseguire poi per La Graciosa, sopra Lanzarote). Con la SSB invece riceviamo un'imbarcazione italiana che sta facendo l'ARC ..ci scambiamo i saluti e le posizioni.
Siamo a martedì e tutto prosegue con una quasi routine...siamo ancora nella fase di “adattamento” alla navigazione, quindi è un susseguirsi di turni, riposi, qualche spuntino, ancora risposo ..e così via..insomma c'è un po' di lentezza in tutti noi...ma l'idea di arrivare a destinazione già alla sera ci sprona nonostante il vento stia cominciando a calare come da previsioni. Alle prime ore del pomeriggio già vediamo l'ombra di Tenerife che appare a sud ovest...sarà la vicinanza ma anche la temperatura sembra cambiare notevolmente... questo piacevole tepore, che meraviglia!
Il vento cala ancora, alle 19.00 mancano poco meno di 15 miglia e ormai non si va più avanti..è il turno del Signor motore che ci porta ad imboccare il Porto di Las Palmas....l'entrata non sembra così difficile ma le mille luci della città non aiutano ad individuare gli innumerevoli fari che creano quasi un labirinto all'interno di questo grande bacino...così siamo tutti di vedetta a chiamare continuamente imbarcazioni in movimento, tenere a vista i bagliori dei fari e procedere piano piano.
Ci vuole una buona ora prima di atterrare nelle zona di ancoraggio a ridosso del marina, poi comincia la ricerca del posto giusto...ma questo ve l'ha già raccontato Marco..ovviamente se non agganciamo un plinto di cemento non siamo contenti!!!
Questa volta è stato tutto molto più facile (a parte le condizioni fisiche) ma quelle mentali erano tutt'altra cosa rispetto al primo impatto con l'oceano.
Las Palmas ci risveglia con un cielo nuvoloso e il rumore di mille sirene che corrono sul mega viale trafficato che costeggia la zona portuale... butto fuori la testa ancora assonnata e la temperatura che sento è decisamente gradevole. Poco dopo il cielo si apre e finalmente sento CALDO! Sfoderando con orgoglio gli infradito, scendiamo a terra con il tender ammirando la bravura di un gruppo di ragazzi/e norvegesi e finlandesi in allenamento con i laser...sono uno spettacolo! Riabbracciamo Jacopo che ci accoglie con l'agognato pezzo di Parmigiano promessoci, poi una mezzora di pratiche in marina e si ritorna in barca per pranzare con Jacopo ospite che in realtà ci fa da cuoco come ai “vecchi tempi”. Entriamo in Marina e poi puliti e profumati, alla sera ci buttiamo nella movida della città che nella parte vecchia è un full di localini e ristorantini, il Cupi fa apprezzare anche a Jaco le sue barzellette e si finisce per fare le 2 anche stanotte.
Stamattina ci assegnano il posto dove resteremo per qualche tempo...non sappiamo ancora quanto..abbiamo una bella lista di lavori da fare prima di ripartire. Ci ormeggiamo a fianco di un'altra Amel Euros 41, che sembra appena uscita da un salone di bellezza...ci darà sicuramente un bel po' di idee per migliorare la nostra e la coppia di francesi a bordo ci accoglie gentile e sorridente.
Un altro paese e una nuovo pezzetto di vita da raccontare...a presto!

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