Martedì ....Piove piove piove...
Amenità della barca a vela, cosa
si fa quando piove? Beh se si è ormeggiati in banchina con
corrente elettrica e acqua, servizi igienici con docce, Wifi, sala
riunioni e segreteria della marina, in alcuni poi sala tv con bar e
ristorante ci si può sbizzarrire, dallo stare in barca con la
stufetta elettrica collegata per asciugare gli interni, una
megadoccia calda, computer todo el dia, cucinare leggere, accendere
la radio e tutto ciò che può venire in mente, ma noi
ora siamo da 3 giorni ancorati fuori dal marina... in + la copertura
nuvolosa non permette la ricarica delle batterie dei servizi tramite
i pannelli fotovoltaici... perciò poca elettricità...
poco computer molti libri (per fortuna che hanno inventato il Kindle,
“ops questa pubblicità mi verrà mai pagata?” e che
qualcuno ce l'ha regalato).
Anche il solo cucinare diventa un
problema, avete idea di quanto aumenta l'umidità in barca
quando fuori piove e la temperatura scende ed in barca gli spazi
angusti i tambucci e gli oblò chiusi fanno il resto, ora
l'igrometro segna 90% in barca.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che se
lo scafo, o opera viva, si spera sia stagno, spesso dalla coperta,
detta anche opera morta, qualche gocciolina traditrice s'infiltra e
scivola scivola fino a dove non te l'aspetti. Quindi uno dei giochini
ai quali mi sottopongo volentieri è la caccia alla goccia.
Pensando ai saggi latini “si vis
pacem para bellum, si vis bellum para pacem” mi rammarico di non
avere preparato quando c'era bello dei teli di copertura ed ora sotto
la pioggia a cercare di limitare i danni.
Controllo i consumi dell'energia
elettrica, voglio provare a valutare il sistema d'avviamento in
condizioni di scarsa alimentazione; prova di ricarica batterie con
l'alternatore del motore e prova d'accensione in regime di emergenza
elettrica: il motore gira e gira ma con un rumore che non convince, è
decisamente in carenza di carica ma ... con una prova d'orgoglio Indy
(come ho appena battezzato il nostro motore ma il perchè ve lo
dirò un'altra volta anche se qualcuno potrebbe già
averlo capito) PARTE!!! Silvia appare al tambuccio preoccupata, non
ci sperava.
Tranquilli avevo usato una sola delle 4
batterie di cui siamo dotati.
Il problema è che dovrò
sistemare le batterie in quanto sono tutte a scarica lenta; ovvero
sono tutte batterie da servizi, comprare una batteria non è il
problema è mettere mano a quelle connessioni tra le batterie
che già una volta ci ha visto perdenti.
Quindi una delle altre cose da fare in
questi giorni, ma a dire la verità sempre, è
studiare!!! Come saranno contenti i miei ex studenti a sapermi felice
di studiare tutto il giorno.
E' incredibile i campi di studio che ti
porta ad affrontare una vita in barca. Certo poi tutto diventa
normale, alcuni si appassionano a determinati argomenti e su quelli
costruisce la sua fortuna e la salvezza di altri.
Quante migliaia di appassionati dietro
una comunicazione radio, una carta nautica, una tavola di maree, una
vela o un libro di cucina.
Ora vorrei parlarvi della disponibilità
verso gli altri delle persone che hanno a che fare con la
navigazione, attenti non ho parlato di chi ha a che fare con la
nautica... Jacopo un ragazzo incontrato in marina Alcaidesa, dove
girava per portare la sua richiesta d'imbarco per le Canarie (ha
deciso di girare così con barche e autobus) rivisto un paio di
giorni dopo era entusiasta della vita in banchina, aveva conosciuto
un sacco di gente l'hanno ospitato su di una barca ed è ancora
più sorridente di quando l'ho conosciuto. Peter invece è
un signore inglese conosciuto al marina Linense dove era sbarcato
anche lui come noi dalla sua barca all'ancora poco distante da noi.
Due chiacchiere e subito mi riempie di informazioni e notizie utili.
Conosce tutti e parla con chiunque, è in barca con 2 ragazzini
che avranno circa 12 - 14 anni vanno alle Canarie e poi i Caraibi.
Hanno un amico che gira su di un
catamarano mai visto, battente bandiera americana, circa 32 piedi con
compagna con tratti asiatici e frugoletto di circa 3 anni,
FANTASTICI!! soprattutto la quantità di panni appesi ad
asciugare.
Mi stavo dimenticando la bombola del
gas... potenza del commercio oramai nessuno riempie più le
bombole del gas. Un signore cileno mi racconta delle sue 3 diverse
tipologie di bombole imbarcate... ovviamente tutte con spazi
differenti... se penso a tutto il lavoro fatto per l'alloggiamento
delle bombole ed ora?!? Forse ho trovato qualcuno che le riempie ma
sta a Estepona... vedremo.
E stamattina rispunta il sole ma la
temperatura segna questi frizzanti 16° che mi fanno venir voglia
di scappare di nuovo sotto le coperte. Anzi no, sotto in coperta è
tutto bagnato dall'umidità...abbiamo bisogno di asciugare e
asciugarci subito...quindi si ritorna in marina, ma questa volta
andiamo dai vicini di Alcaidesa, è il marina più
piccolo a fianco dove siamo atterrati con il tender l'altro giorno.
E' più a misura nostra, più confortevole e con molto
più passaggio di locali e forestieri. Resto in doccia per
un'ora sicura e poi ancora fumante torno in barca...dove mettiamo
all'aria materassi, coperte e lenzuola e tutto quello che necessita
di sole. Poi all'interno stufetta elettrica che finalmente va senza
limiti grazie alla 220.
Poi il capitano si prepara lo zaino e
si avvia alla stazione degli autobus per andare ad Estepona, dove
abbiamo trovato colui che ci ricaricherà la bombola del gas.
Se riesce a prendere l'ultimo autobus sarà di ritorno per le
otto...qui al marina stasera c'è festa per Halloween con tanto
di orchestra e spettacolo.... non avrei mai detto tempo fa che sarei
stata così contenta di partecipare ad una serata di balera
spagnola!!
Domani vi racconto!
Avrei voluto essere presente durante lo scambio dei passaporti. Miiitttiiiiccooooo!!!
RispondiEliminaMi sono pisciato nel pannolino per il ridere.
A proposito di umidità, vista la mia rottura di scatole della "sindrome dell'occhio secco" e visto che l'igrometro segna 27% (!!!) ho dovuto accendere tutti e 3 gli umidificatori.
Facciamo media con le 2 percentuali?
Quella del K***le (per non fare pubblicità) è stata veramente una bella idea.
Altrimenti io impazzirei nella vostra situazione.
Beh, non per niente non mi sono aggregato!
Notevole anche quella dell'attraversamento della pista d'atterraggio!
Ma non c'è nessun che controlla se tutto va bene? E' come se ci fosse un passaggio a livello incostudito; e gli aerei sono anche più brutti, grossi e cattivi dei treni.
Baci.
Rizzo
P.S. nonostante l'erudita dissertazione tecnica, la Vale non ci ha capito una emerita mazza. Parla come mangi, tennnico lacustre.