MARTEDì 24 E MERCOLEDì 25
Abbiamo ormeggiato fuori dal porto di Benaldamena, certo qui i marina non costano molto ma all'ancora costa meno, perchè quest'attenzione alle spese? Ma è ovvio se vogliamo che il gioco duri molto dobbiamo trovare tutte le spese evitabili ed evitarle, insomma un calcio al consumsmo (meno spese più tempo per godersela invece di cercare altro denaro) ed uno ad alcune comodità (qui Silvia fa più fatica ma doveste vedere come ha apprezzato la Solar Shower), poterne apprezzare altre: per me partire a vela la mattina non ha prezzo altre ad essere un'ottimo esercizio fisico (recuperare catena ed ancora a mano, cazzare drizze, correre al timone) e mentale (inventarsi manovre più ergonomiche e inventarsi come partire in base a vento ostacoli e vele da armare).
Oggi un levante che dovrebbe portarci verso Marbella, altra tappa e poi le colonne d'Ercole prima che arrivi una perturbazione. Vento leggero e navigazione in poppa alla ricerca dell'equilibrio della barca con velocità tra 2 e 3 nodi. Poco è vero ma sufficiente per vivere appieno delle sensazioni. Eppoi le miglia da percorrere sono poche.
Alle 13.30 danno il meteo.... qui di meteo ne danno molti: dalle coste africane in francese ed inglese, gli spagnoli in spagnolo ed inglese, gli inglesi in inglese. Ma ... la Slivia sbotta: “è meglio in meteo Italiano almeno si capisce, la voce è registrata ed è sempre quella”; qui lo leggono ognuno col suo accento e la sua cadenza.
Insomma riesco a convincere Silvia che è meglio se andiamo direttamente verso la fine del mondo, verso quella bella baia riparata prima del grande blu. A questa velocità 20 ore ovvero notte in navigazione ma arriviamo prima che peggiori. Ed allora perchè non accellerare? Motore e via... si ma arriveremmo di notte e li sostano i pachidermi, loro non dormono mai si muovono a tutte le ore, hanno la precedenza, ti devi scostare, in più la corrente è forte e la marea comincia ad essere apprezzabile. A dirla tutta sono un paio di giorni che la corrente si fa sentire regalandoci o togliendoci qualche nodo di velocità.
Non sapete cosa sono i pachidermi? I CARGO, le NAVI DA CROCIERA, le PETROLIERE ed altre navi molto navi dalle forme inquietanti.
A me la navigazione notturna piace, certo farla in 2 rompe un po' i ritmi biologici, ma è affascinante sia con la luna (in tutte le sue fasi) sia con le nuvole. Cala il buio e cominciano a vedersi cose che prima erano diverse: le coste appaiono differenti, gli uccelli che volano sembrano aquiloni, le nuvole non sono più così paffute e sicure, il mare si riempi di luci come fossero lucciole le barche la scia di Chery le creste delle onde i fari gli aerei le stelle. Sul sipario scuro della notte inizia un'altra rappresentazione di luce.
Non eravamo pronti ma orami sappiamo cosa fare ci si prepara alla navigazione notturna... turni, facciamo come viene. Alla sera comincia Silvia il vento è pressochè nullo, accendiamo il motore ma si và al minimo altrimenti arriviamo troppo presto ...
Sì, noi lo vorremmo accendere ma lui non parte...
dopo alcuni tentativi studio dei manuali, lettura di libri ed elucubrazioni varie (vi ricordate le accelerazioni involontarie, il consiglio di farlo vedere da un pompista... ).
Ritorna un po' di vento possiamo andare a 2 nodi, con le vele ridotte per non arrivare troppo presto.
Domattina ci pensiamo, con la luce, intanto risparmio energetico al massimo, solo torcie, strumenti solo per il punto ogni tanto usando il pc e non il plotter della barca.
Piccola info tecnica: abbiamo un pc con tutta la cartografia mondiale passataci da Conny e Claudio con un GPS mouse per localizzarci, finora molto corretto anche la posizione del Gps, manca qualche nome ma forse devo ancora caricare tutte le impostazioni.
Un plotter a gps interno e un gps vecchio sul carteggio che dà le coordinate.
Sono riuscito, non è stato facile dove altri hanno messo le mani senza pensare a cosa verrà dopo di loro, ad interfacciare gps con la nuova radio Vhf per avere coordinate, MMSI e DSC interfacciati.
Silvia mi chiama alle 01, io per risparmiare ancora più corrente spengo pure le luci di navigazione, la radio è spenta uso solo il VHF portatile. Tutto questo risparmio energetico per poter avere più energia per far partire il motore.
Mi sfila un cargo a prua, strano io sono più sottocosta rispetto alle loro rotte e si và ad ancorare un po' più a Est. Io riduco le vele perchè stò correndo troppo (facevo 4 nodi) ... che ne penserebbero di queste mie preoccupazioni i vari regatanti intorno al mondo? Loro hanno medie di 15 – 25 nodi ... Chi va piano ... non arriva mai.. La Lepre e la Tartaruga... diventerò mai saggio? Impossibile, mi piace troppo fare il giullare di corte (Silvia mi vede più come lo scemo del villaggio).
Quelle luci che vedavamo sono tutti cargo a macchine ferme.
Silvia fa capolino mentre ero immerso nei pensieri di cosa fare se arriviamo ed il motore non parte; mi chiede se piove, sono le 6.15 SI piove ma io non me ne ero accorto, dice che ha dormito bene vuol darmi una pausa così sono riposato per l'arrivo.
Accetto la proposta sistemo la randa di maestra e la drizza del gennaker e vado a riposare.
Riposare... la barca comincia a rollare.
Ad un certo punto Silvia mi chiama non se la sente di passare in mezzo a tutti quei cargo, sono le 8 e complici le nuvole non è ancora chiaro.
Non vi ho mai parlato del fatto che oramai noi siamo a oltre 15 meridiani a ovest rispetto a Verona, ovvero un'ora solare più tardi (ricordate 360 meridiani diviso 24 ore uguale a 15 meridiani per fare un'ora?). Qui il sole sorge tardi, ma le considerazioni commerciali hanno un'altro valore, quindi ci siamo trovati a doverci confrontare con gli orari spagnoli (negozi generalmente aperti tra le 9 e le 9.30 che chiudono alle 14.30 per riaprire tra le 17 e le 17.30 fino alle 20.30 e le 21.00 e cena mai prima delle 22).
Lei al timone io a capire chi si muoverà chi verrà chiamato da Tarifa radio per poi muoversi, chi è all'ancora e chi invece no (un paio di navi si stanno facendo portare e solo dopo un'oretta prendono la rotta, non stavo sognando che stessero sfruttando la corrente essendo a est dello Stretto) ci avviciniamo alla meta.
IL MOTORE partirà?
Altrimenti? Se il vento rimane da ESE non c'è problema si manovra a vela nella baia e si va a dare ancora a vela (e già qui Silvia al pensiero di dover manovrare in mezzo ai cargo dovendogli dare la precedenza era proprio felice). Ma Silvia propone: “NO NO, andiamo avanti....”. Ma come al lago non faccio altro che ormeggiare barche e derive a vela... ah no io metto solo le cime e fermo la deriva, altri timonano...
OK facciamo una prova anche se i pannelli solari stanno caricando poco poco.
Vado a prendere lo spray Starter, metto il selettore delle batterie sul 2 poi candelette, comincio a spruzzare lo starter, ...29 ..30.. selettore su BOTH e Proviamo: il motore gira,gira ,gira ma nulla...
ho sentito un rumore metallico... spruzzo abbondantemente in quello che dovrebbe essere la presa d'aria (eh si non l'ho detto ma la presa d'aria non so proprio dov'è; ieri sera mi sono letto tutti i manuali ma non sono venuto a capo). L'unico posto per me è questo. Ma se dovessi cambiare il filtro ... ecco perchè il meccanico a Bocca di Magra non me ne ha parlato.
Ammetto non so molto di motore, ma penso che questo Indenor me ne faccia imparare di cose.
VAI SILVIA PROVA SENZA CANDELETTE!!! Un rumore metallico e poi quello splendido rumore, quel fantastico fumo e puzza che impari ad apprezzare quando ti senti nella merda....
Quando si è molto sicuri o troppo insicuri si commettono sciocchezze, quando insomma si è in preda delle emozioni.
Siamo tanto eccitati che, dopo una decina di secondi, mettiamo in marcia senza ricordarci che avevamo bloccato l'asse....
Nota tecnica: la nostra asse dell'elica è collegata al motore con un sistema particolare che non ho ancora apprezzato (non vi ho ancora messo le mani), per cui si ingrana per forza centrifuga quando il motore gira; ovvero è sempre scollegata dall'albero motore quando il motore è in folle e per effetto della forza di spinta dell'acqua sull'elica quando la barca avanza l'asse continua a ruotare ed a usurarsi, quindi va bloccato.
Non vi dico il rumore dal vano motore le ns facce che passavano da un grande sollievo (con urla liberatorie e di tripudio) alla disperazione totale: COS'ERA!!!?!!! un'attimo e poi mi precipito sulla folle apro il vano motore e libero l'asse.
MERDA come posse essere così stupido...
per fortuna tutto bene, lasciamo girare il motore al minimo ed entriamo nella baia, arriviamo al marina raggiunti da un catamarano di oltre 20 metri, andiamo al posto assegnatoci, ma stavolta le mie manovre sono abbastanza goffe ma alla fine riusciamo ad ormeggiare mentre il Mauri ci osserva impotente fuori dal cancello del pontile.
Della pioggia e di altre amenità alla prossima puntata
Beh... se non altro si è capito che hai riempito la stiva di "erbetta allucinogena" ;-)
RispondiEliminaUn saluto a tutti e due.
Ricky