ANCORA: abbiamo sentito un paio di
pareri di alcuni Diver tra cui Connie e Claudio Esperti istruttori
che ci hanno spiegato come procedere in acque torbide... ma mi
mancano le competenze per poter attuare questo, io mi immergo sempre
senza neppure il boccaglio perché mi da fastidio, arrivo al
max a 10 metri ma questa visibilità non è fatta per
scendere da solo ed in apnea. Abbiamo passato venerdì
pomeriggio a “rastrellare” il fondo sperando di “pescare la
catena” ma inutilmente, abbiamo pescato la catena di un corpo morto
del porto ed almeno una volta abbiamo pescato qualcosa che poi si è
sganciato. Sabato mattina sarebbe stato ottimo per riprovarci ma i
postumi della serata a Porto Santo mi hanno consigliato di rinunciare
ad immergermi. Oggi Domenica il colore dell'acqua e le onde che
frangono e la pioggia ci consigliano il divano del quadrato. Domani
sarà uguale.
Porto Santo: la serata di venerdì
come avrete intuito è stata interessante, Carlos ci aveva
invitato per il pranzo di sabato tipico portoghese che non ci
lasciamo sfuggire. Un po' titubanti partiamo armati di torta
preparata nonostante il mal di testa da Silvia, ma solo Ischi non
denota postumi da serata. Pranzo alle 15.00 in 15 persone di cui solo
Silvia rappresentante delle donne, le fanno subito capire come in
questo paese altamente evoluto le donne stanno a casa e quindi lei
per oggi è un”Hombre”.
Passiamo il pomeriggio a chiacchierare
e anche la Silvia “finalmente” si lancia in discussioni, lei
parla in italiano le rispondono in portitalinglese... cosa avrà
capito Silvia?
Ci offrono un passaggio fino in barca
che si trasforma in un tour dell'isola. Invitiamo Lonado (ma non
siamo sicuri che si scriva così) a prender un caffè da
noi e ci ricorda che al bar siamo sempre benvenuti.
Vita in barca: se fuori piove in barca
in 4 non si sta male, chiacchiere film qualche lettura e cucina
insieme, computer ovviamente e il sottofondo musicale proposto da DJ
Ischi, proprio quello che ci vuole.
Fuori nel porto i locali vengono a
sistemare ormeggi e controllare, il passaggio di auto è
incessante.
Ogni tanto controlliamo i vicini ed i
nostri ormeggi se spiove proviamo a raggiungere i bagni o il marina
per una connessione internet veloce per controllare le grib e tenersi
aggiornati.
Il problema è ovviamente
l'umidità ed i vestiti bagnati che dobbiamo mettere a
sgocciolare.
Silvia ormai è diventata una
panettiera, pan fresco tutti i giorni. Dopo un esperimento culinario
creato dai tre tripulanti, un po' di web e ciaccole con Luca e ora ci
si organizza per una serata “cine-boat” con tanto di
dolby-surround.
A presto!
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