Domenica 4
Cena piacevole a bordo di uno Jeanneu
di 54 piedi del 2004... ovvero dal tugurio al castello, cucina con 2
frighi, microonde e questo può bastare altrimenti Silvia mi
elenca tutte le differenze.
A tavola eravamo: 1 cileno Maximo, 1
spagnolo Victor, 1 venezuelana Guadalupe, Jacopo, Silvia ed io
italiani. Cucina Jacopo, Silvia porta Cavolfiore gratinato al forno,
io mi esalto con gli stuzzichini (particolarmente apprezzato una
improvvisata di disco di pane con marmellata di pesche e peperone
verde con uno sfondo di peperoncino). Serata piacevole condita in
lingua spagnola tra le sculture di Maximo e la storia di Guadalupe,
praticamente scappata dal Venezuela con i racconti del tasso di
criminalità di quel paese.
Ma avevamo in sospeso la burocrazia
spagnola: per farla breve per avere la copertura assicurativa
sull'oceano Atlantico ci facciamo fare 2 proposte: una a Gibilterra
e una con le Generali spagnole.
Proviamo con le Generali che ci chiede
però il NIE NUMBER per poter stipulare la polizza (a cosa
servirà per la polizza assicurativa di una barca che parte per
l'Atlantico il NIE che è un documento che attesta il domicilio
in Spagna???? io parto non mi domicilio qui!!! ma tant'è o
così o nulla); non è un problema si va alla polizia e
si ottiene subito secondo l'assicuratrice.
La mattina di Venerdì andiamo,
ufficio pieno, finalmente tocca a noi, 2 fotocopie, andare a pagare
in banca e poi tornare lì... l'uffico chiude alle 12.00. La
banca è piena ... esco dalla banca alle 12.05 Silvia è
andata a tenere il posto, il piantone non vuole farmi passare, ma
riesco a entrare... ok tutto a posto passare a prendere il NIE tra
“QUINCE DIE”... Forse non ci siamo capiti: lunedì
partiamo!!! Non c'è nulla da fare, Monica l'assicuratrice non
risponde... che fare?
Intanto medito sulla mia poca
attenzione nel muovermi nella burocrazia straniera (tra la
sconvolgente efficienza di quella Belga a ... cosa ci aspetterà
poi, questo è solo l'inizio), sul aver buttato via dei soldi e
una mezza giornata, sul cosa serve quel documento per
un'assicurazione come la mia, su quelle macchine stritola libertà
che sono gli uffici burocratici, sul tempo perso in una banca.... e
su quanto tempo ci fanno perdere.... e inoltre gli diamo i nostri
soldi e ci fanno pagare per questo mentre li investono e ci
guadagnano...
Ma il problema è: Monica chiama,
conferma che niente NIE niente assicurazione.
Ok si va a Gibilterra, telefonata,
mangiamo ed il pomeriggio siamo nuovamente in quel lembo di terra.
Stavolta arriva l'aereo... ma tranquilli la pista è sgombra ma
ciò che più mi colpisce è il poliziotto che
stende per terra una catena “dentata” per forare i pneumatici di
chi eventualmente provasse a forzare il blocco....
Arriviamo all'ufficio, tutto ok ma
dobbiamo attendere, troviamo un ragazzo italiano e ci mettiamo a
chiacchierare con lui; aneddoti da raccontarci ne ha molti: dal
blocco delle frontiere come sgarbi reciproci, sulla sua vita, sugli
inglesi... finalmente le ns. carte sono pronte: dobbiamo compilarle
con l'assistenza di John... sicuramente inglese, sicuramente non
capisco nulla, mi consolo che pure Silvia fa fatica. Alla fine tutto
a posto, lunedì tarda mattinata andare a ritirare il
contratto.
Fatta? Aspettiamo lunedì questo
un po' ci frega: il meteo sarebbe buono forse anche martedì di
sicuro non dovremmo trovare venti forti, semmai partendo martedì
potremmo trovare venti leggeri e un po' contrari.... vedremo domani.
A presto e se non ci sentite per 7- 9
giorni è normale: una volta arrivati prima ci sistemeremo e
solo dopo cercheremo una connessione internet. FINALMENTE OCEANO...
infiniti orizzonti d'acqua in movimento.
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