sabato 18 ottobre 2014


Ciao a Tutti,
eccoci qui dopo duri giorni di lavoro per rimettere tutto in ordine.
La cosa carina è che non vi siete preoccupati visto che l'informazione nei canali di stato
probabilmente non è passata;
sarà che il centro governativo americano ha fatto cilecca con le previsioni,
sarà che un uragano che non distrugge qualche città americana o un'economia produttive che abbia ripercussioni a lungo termine sui mercati,
sarà quel che sarà ma di esperienze in questi giorni ne ho fatte a bizzeffe.

Sarà meglio che mi decida a metterle in prosa così magari a qualcuno un domani potranno servire.

Primo vatti a fidare dei modelli matematici: Gonzalo era classificato come un buono a nulla, come a scritto in una mail il navigatore Alberto di Seestern “Gonzalo il nome di un simpatico e bonario messicano”.

La realtà per come la percepisco io è racchiusa nelle parole di Roberto (un grande) che
con accento orvietano-romano dice “ questi nun cianno capito un cazzo”.

Secondo mai mettersi a fare dei lavori grossi con un meteo non stra stabile nella stagione degli uragani e in genere.
E' si perchè io mi ero approcciato a cambiare tutti i cablaggi dalle batterie al quadro comandi  ammodernando e sistemando l'impianto. Un cruccio che mi perseguitava dalla partenza, sistemato in parte con la sostituzione ma mancava il tocco finale, la sistemazione assoluta.
Così dopo il solito acquazzone mattutino mi decido visto la giornata stabile ed il vento che sarebbe rinforzato solo il pomeriggio successivo a scollegare tutte le utenze.

L'unica cosa che ho mantenuto in vita era il frigo (la mia vita è legata a filo doppio col frigorifero.... altimenti Silvia mi ammazza!!! ;)  )

Tutto procede bene stacco fili taglio fascette tolgo e rimetto cavi pulisco controllo sostituisco elimino mentre continuo a cercare di rimanere lucido in mezzo a quelo groviglio di cavi.

Tester forbici cacciaviti testimoni per passare i cavi e continui controlli per non perdere il filo del lavoro. Da mal di testa anche per il caldo e il sole che martella senza pietà anche sotto il tendalino.
Silvia intanto si dimena silenziosamente in una barca devastata e piena di ostacoli e oggetti che lascio ovunque cercando di non rimanere legata o impigliata in qualche cavo.
Cerca di cucinare e preparare una torta.

Arriva la telefonata di Roberto, in sintesi: " Marco devi andare nella Simpson bay questi  non ci hanno capito un cazzo arriva una roba grossa"
Io :" Non posso, ho tutto scollegato ... e poi qui non si muove nessuno neppure i pescatori.... Silvia sta facendo la torta..."
Roberto :" Ti tiro dentro io andiamo"
Io :"Aspetta ci risentiamo"
Mi sembra eccessivo il barometro e stabile e tutto è normale nessun segnale....
dopo 15 minuti Roberto richiama :" Andiamo, vengo a prenderti ti rimorchio"
Io :"Aspetta vediamo..."
Mi metto a smadonnare e comincio a pensare a come fare.
Silvia si mette a preparare per la partenza.
Arriva Roberto non ho una cima lunga a portata di mano
E' TUTTO UN GRAN MISCUGLIO QUI!!!
Collego al   volo 2 cavi, metto 3 fascette per non far andare i cavi sulle cinghie del motore... insomma ci provo giro la chiave e tutto stranamente funziona.
Mi manca l'ancora stivata nel gavone di prua, non ho collegato il salpaancora e l'elica di iprua... vado a prua, Silvia al timone con motore e genoa in fil di ruota il vento comincia a spirare, noi dobbiamo correre per raggiungere il ponte prima che lo chiudano, per entrare nella Simpson Bay vi è un ponte levatoio. Apro il gavone e prendo l'ancora mentre mi accingo a posizionarla sul musone, una raffica di vento, il fiocco sventa io mi abbasso e sbatto il sopraciglio sul fusto dell'ancora... Cominciamo bene....


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