martedì 25 giugno 2013

Pian pianino sta ritornando il sole...spunta tra sta “panza de burro” che è ormai una costante da un mese e mezzo. Non fa freddo, ma il fatto di non vedere il sole mi intristisce parecchio. Ma dico io: ma le Canarie non erano famose per il bel tempo e l'eterna primavera? Il fatto è che questo cappello di nuvole è stanziale sopra a Las Palmas, poi fai meno di 10 km verso sud e il sole la fa da protagonista! L'altra sera c'era la festa di San Juan e tutta la città si è riversata sulla spiaggia de Las Canteras per lo spettacolo pirotecnico. Beh credetemi faceva più caldo a Febbraio durante il Carnevale. Poi ci sono vari commenti e versioni su questo: un italiano che sedeva al bar a fianco a noi diceva che in 15 anni di permanenza sull'isola non aveva mai assistito a questa stranezza del tempo; il pescatore canario invece dice che è normale a Giugno e sarà lo stesso anche a Luglio! Sia quel che sia ma io spero tanto che torni il bel cielo azzurro a cui mi ero abituata, altrimenti mi invade la malinconia!
C'ho comunque un bel motivo per rallegrarmi: Il Capitano, anche grazie all'assistenza on-line del ns mitico Luca, è riuscito a far resuscitare il mio pc! Sono stati giorni “provanti” senza la tecnologia a bordo, ma Marco non ha desistito e con un accanimento terapeutico degno della migliore puntata di E.R., è riuscito a salvarlo quando ormai io lo davo già per spacciato, convinta che fosse stato “posseduto” da qualche malefica presenza, o magari come ha detto la mia amica Ari era colpa del Klabautermann; per tutti coloro che fossero ignari di ciò, il Klabautermann è lo spirito che vive su ogni barca che viene trattata bene e la protegge anche in caso di pericolo assieme al suo equipaggio. Questa è la versione di Wikipedia...la versione che è arrivata a noi nel tempo è un po' più estesa ossia che il Klabautermann punisce anche chi rovina l'armonia tra l'equipaggio o chi provoca discussioni a bordo o esterna critiche o commenti negativi sulla barca.
Questi elementi “disturbatori” a bordo saranno quindi puniti con piccoli incidenti dolorosi, tipo l'alluce a tutta forza contro il winch mentre si esce dal pozzetto, una testata sul tambuccio salendo sopracoperta e così via... ora noi non osiamo certo fare apprezzamenti negativi sulla nostra Cheri e di sicuro la stiamo trattando bene, ma magari personalmente l'ho trascurata un po' per colpa del pc e vedi che lo spirito ha deciso di farmi questo bel scherzetto. Sto str.... strampalato spiritello! :-)
Tornati alla normalità quindi vorrei condividere con voi delle sensazioni che ho avuto alcune volte con i nostri connazionali, tra cui un episodio di alcuni giorni fa. Ne parlavo con Marco appunto del fatto che quando mi capita di imbattermi in altri italiani all'estero ho spesso la sensazione che si vergognino di farsi riconoscere come Italiani. Ok ..l'ho detto anch'io a volte che mi vergogno di essere Italiana, ma è sempre stata un'esternazione dettata dallo sconcerto e dall'indignazione di determinati avvenimenti politici o sociali, ma di sicuro non ho mai rinnegato la mia nazionalità e sono tante anche le volte che sono orgogliosa di esserlo. L'altro giorno uscivamo dal pontile e sulla barca di una famiglia spagnola che vive qui in pianta stabile c'era una coppia di ragazzi un po' “rasta” e se ne uscivano pure loro. Gli spagnoli ci salutano e fanno notare ai due ragazzi che noi siamo italiani come lo sono loro. Ecco... qui ho avuto nuovamente la sensazione che fossero due italiani infastiditi nel ritrovarsi di fronte altri connazionali. Il ragazzo ha salutato frettolosamente e Marco ha aspettato la ragazza per presentarsi. Quest'ultima ha poi evitato di avvicinarsi a me per presentarsi nuovamente e si sono quasi rifugiati vicino ad un francese con i quali hanno subito cominciato a chiaccherare, tra l'altro con un fluente francais. Beh ci sono rimasta male...mica per il gesto sgarbato ma proprio per quella sensazione che mi diceva di vergognarmi di essere Italiana. Forse sto un po' esagerando ma credetemi quando si è all'estero è quasi confortante incontrare un connazionale, ci si sente meno insicuri e c'è un senso di solidarietà molto più accentuato, lo stesso che vorresti trovare in patria anche se la realtà è ben diversa.
Forse è vero che il nostro paese non è mai stato unito, per ragioni storiche e sociali che risiedono in secoli passati, perciò il patriottismo che tante altre nazioni sbandierano con orgoglio, noi ce lo possiamo scordare. Ma è anche triste vedere che si vuole rinnegare la propria nazionalità. E' vero che siamo derisi dal mondo intero per le nostre assurde magagne, ma avremo anche qualcosa di buono da salvare o da farci invidiare no? Invece l'episodio dell'altro giorno mi ha fatto vedere persone che se ne sono andate via dall'Italia, magari con rabbia e frustrazione e che si sono voluti reincarnare a tutti i costi in un'altra nazionalità. Il loro messaggio per me era chiaro: noi non vogliamo essere riconosciuti come italiani, pertanto stateci alla larga.
Come mea culpa posso dire che mi ricordo di quando ero in Inghilterra e mi capitava per strada di sentire degli Italiani parlare, io rimanevo indifferente per non farmi riconoscere. Li vedevo da lontano tutti con il look “paninaro” di allora e l'Invicta sulle spalle, e li sentivo ancora prima con quel gran vociare tipico nostro. “Italian are noisy” mi dicevano gli inglesi che conoscevo e io non volevo apparire “rumorosa” come loro. A quell'epoca però avevo 24 anni e andavo da sola con uno spirito ribelle a scoprire cosa c'era fuori di casa. Quindi vuoi l'immaturità, vuoi l'atteggiamento di rifiuto per quello che mi lasciavo alle spalle, la conseguenza logica era questo atteggiamento. Dopo aver scoperto però gli aspetti meno positivi degli Inglesi sono tornata a casa fiera di essere Italiana. Saremo anche rumorosi, ma siamo certamente meno noiosi di loro, più allegri, buffi e ahimè furbacchioni, spumeggianti e divertenti, creativi e lavoratori, insomma “Italiani brava gente” penso sia la definizione che mi piace di più. Non sto ad elencare i difetti, li sappiamo già tutti, ma chi non li ha? Li hanno anche qui gli spagnoli, ve l'assicuro.
Ecco perchè mi ha fatto star male questo episodio e un po' mi sono sentita offesa. Loro due avranno certamente le loro ragioni per essere così o forse ho semplicemente travisato tutto, ma ripeto mi è capitato altre volte, specie con coloro che hanno proprio detto addio all'Italia.
Anch'io sono partita dicendo “forse è un addio” ma più vivo fuori più si rafforza il mio sentimento patriottico. Sarò sempre un Italiana, ovunque sarò....magari passerò una vita fuori ma dentro di me ci sarà sempre una profonda nostalgia per la mia cara povera Italia.
Scusate lo sfogo.. 
...vi alleggerisco con un po' di fuochi artificiali.



 

3 commenti:

  1. Brutto stronzo (Marco!), 'ndo sito nda a finir?
    Ale Albrizzi

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  2. CIao ALE!!!!vuoi che ci sentiamo qualche volta su Skype? trinijj e mi trovi

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  3. certo!! già chiesto il contatto

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