Ciao a Tutti,
scrivere qualcosa tutti i giorni non è facile.
Partire e scrivere dei nostri viaggi, degli incontri è facile.
Scrivere di noi, di quello che siamo e di quello che viviamo non è facile.
Parlare del vento, che qui spira sempre (qui è meglio montare un generatore eolico), un vento che ti entra dentro. Associato alla oramai famosa "panza de burro" di scuote da dentro.
Noi, Silvia ed io, siamo vissuti con altri venti, con altri soli, col tempo ci si abitua a tutto.
Qui siamo alle latitudini africane, ma di clima africano durante queste ultime 4 - 6 settimane non si è visto nulla.
Ieri è migliorato oggi è limpido il sole sarà AFRICANO?
L'alta pressione sulle Azzorre si è spostata un pò a Nord...
Essere il cambiamento che vogliamo.
Sto caricando il filmato della banda che ha suonato su las Cantersas prima e dopo lo spettacolo pirotecnico, lo potete trovare nella sezione Contatti e filmati.
Poi proverò ad andare avanti col portolano... non l'ho ancora terminato.
Le foto dei fuochi artificiali non sono il massimo, ma la macchina fotografica riesce a stupirmi per alcune foto che riesce a scattare.
sabato 29 giugno 2013
giovedì 27 giugno 2013
Precisiamo! Di fronte a questo spettacolo di danza Il Capitano affermava orgogliosamente di essere stato anche lui un ballerino classico in tenera età. A parte la sconvolgente rivelazione, ora ...per chi lo conosce...potreste affermare che il Sandrini ha la grazia di Roberto Bolle nella danza, o piuttosto uno stile da rinoceronte??
Io appunto opto per la seconda....però l'importante nella vita è essere convinti! :-) Fate un po' voi!
Io appunto opto per la seconda....però l'importante nella vita è essere convinti! :-) Fate un po' voi!
Ciao a Tutti,
Vi faccio vedere cosa succede qui il giorno del patrono, festa mutuata dalla festa pagana (solstizio d'estate), originaria dai nativi Canari.
Spiaggia piena, bagno a mezzanotte, fuochi artificiali, quest'anno con meno gente, in parte migrati nella festa di Telde (forse perché qui oramai ci sono troppi "turisti"; spettacolo pirotecnico ridotto a causa della crisi, ma comunque affascinante, anche perché si vedevano i fuochi della festa della cittadina di Arucas.
Le bande musicali locali hanno un fascino che mi attrae, sono bravi propongono brani di
storia canaria e vengono valorizzati. Forse perché noi abbiamo troppa storia che non riusciamo a valorizzare il nostro passato?
Vi faccio vedere cosa succede qui il giorno del patrono, festa mutuata dalla festa pagana (solstizio d'estate), originaria dai nativi Canari.
Spiaggia piena, bagno a mezzanotte, fuochi artificiali, quest'anno con meno gente, in parte migrati nella festa di Telde (forse perché qui oramai ci sono troppi "turisti"; spettacolo pirotecnico ridotto a causa della crisi, ma comunque affascinante, anche perché si vedevano i fuochi della festa della cittadina di Arucas.
Le bande musicali locali hanno un fascino che mi attrae, sono bravi propongono brani di
storia canaria e vengono valorizzati. Forse perché noi abbiamo troppa storia che non riusciamo a valorizzare il nostro passato?
martedì 25 giugno 2013
Pian pianino sta
ritornando il sole...spunta tra sta “panza de burro” che è
ormai una costante da un mese e mezzo. Non fa freddo, ma il fatto di
non vedere il sole mi intristisce parecchio. Ma dico io: ma le
Canarie non erano famose per il bel tempo e l'eterna primavera? Il
fatto è che questo cappello di nuvole è stanziale sopra
a Las Palmas, poi fai meno di 10 km verso sud e il sole la fa da
protagonista! L'altra sera c'era la festa di San Juan e tutta la
città si è riversata sulla spiaggia de Las Canteras per
lo spettacolo pirotecnico. Beh credetemi faceva più caldo a
Febbraio durante il Carnevale. Poi ci sono vari commenti e versioni
su questo: un italiano che sedeva al bar a fianco a noi diceva che in
15 anni di permanenza sull'isola non aveva mai assistito a questa
stranezza del tempo; il pescatore canario invece dice che è
normale a Giugno e sarà lo stesso anche a Luglio! Sia quel che
sia ma io spero tanto che torni il bel cielo azzurro a cui mi ero
abituata, altrimenti mi invade la malinconia!
C'ho comunque un bel
motivo per rallegrarmi: Il Capitano, anche grazie all'assistenza
on-line del ns mitico Luca, è riuscito a far resuscitare il
mio pc! Sono stati giorni “provanti” senza la tecnologia a bordo,
ma Marco non ha desistito e con un accanimento terapeutico degno
della migliore puntata di E.R., è riuscito a salvarlo quando
ormai io lo davo già per spacciato, convinta che fosse stato
“posseduto” da qualche malefica presenza, o magari come ha detto
la mia amica Ari era colpa del Klabautermann; per tutti coloro che
fossero ignari di ciò, il Klabautermann è lo spirito
che vive su ogni barca che viene trattata bene e la protegge anche in
caso di pericolo assieme al suo equipaggio. Questa è la
versione di Wikipedia...la versione che è arrivata a noi nel
tempo è un po' più estesa ossia che il Klabautermann
punisce anche chi rovina l'armonia tra l'equipaggio o chi provoca
discussioni a bordo o esterna critiche o commenti negativi sulla
barca.
Questi elementi
“disturbatori” a bordo saranno quindi puniti con piccoli
incidenti dolorosi, tipo l'alluce a tutta forza contro il winch
mentre si esce dal pozzetto, una testata sul tambuccio salendo
sopracoperta e così via... ora noi non osiamo certo fare
apprezzamenti negativi sulla nostra Cheri e di sicuro la stiamo
trattando bene, ma magari personalmente l'ho trascurata un po' per
colpa del pc e vedi che lo spirito ha deciso di farmi questo bel
scherzetto. Sto str.... strampalato spiritello! :-)
Tornati alla normalità
quindi vorrei condividere con voi delle sensazioni che ho avuto
alcune volte con i nostri connazionali, tra cui un episodio di alcuni
giorni fa. Ne parlavo con Marco appunto del fatto che quando mi
capita di imbattermi in altri italiani all'estero ho spesso la
sensazione che si vergognino di farsi riconoscere come Italiani. Ok
..l'ho detto anch'io a volte che mi vergogno di essere Italiana, ma è
sempre stata un'esternazione dettata dallo sconcerto e
dall'indignazione di determinati avvenimenti politici o sociali, ma
di sicuro non ho mai rinnegato la mia nazionalità e sono tante
anche le volte che sono orgogliosa di esserlo. L'altro giorno
uscivamo dal pontile e sulla barca di una famiglia spagnola che vive
qui in pianta stabile c'era una coppia di ragazzi un po' “rasta”
e se ne uscivano pure loro. Gli spagnoli ci salutano e fanno notare
ai due ragazzi che noi siamo italiani come lo sono loro. Ecco... qui
ho avuto nuovamente la sensazione che fossero due italiani
infastiditi nel ritrovarsi di fronte altri connazionali. Il ragazzo
ha salutato frettolosamente e Marco ha aspettato la ragazza per
presentarsi. Quest'ultima ha poi evitato di avvicinarsi a me per
presentarsi nuovamente e si sono quasi rifugiati vicino ad un
francese con i quali hanno subito cominciato a chiaccherare, tra
l'altro con un fluente francais. Beh ci sono rimasta male...mica per
il gesto sgarbato ma proprio per quella sensazione che mi diceva di
vergognarmi di essere Italiana. Forse sto un po' esagerando ma
credetemi quando si è all'estero è quasi confortante
incontrare un connazionale, ci si sente meno insicuri e c'è un
senso di solidarietà molto più accentuato, lo stesso
che vorresti trovare in patria anche se la realtà è ben
diversa.
Forse è vero che
il nostro paese non è mai stato unito, per ragioni storiche e
sociali che risiedono in secoli passati, perciò il
patriottismo che tante altre nazioni sbandierano con orgoglio, noi ce
lo possiamo scordare. Ma è anche triste vedere che si vuole
rinnegare la propria nazionalità. E' vero che siamo derisi dal
mondo intero per le nostre assurde magagne, ma avremo anche qualcosa
di buono da salvare o da farci invidiare no? Invece l'episodio
dell'altro giorno mi ha fatto vedere persone che se ne sono andate
via dall'Italia, magari con rabbia e frustrazione e che si sono
voluti reincarnare a tutti i costi in un'altra nazionalità. Il
loro messaggio per me era chiaro: noi non vogliamo essere
riconosciuti come italiani, pertanto stateci alla larga.
Come mea culpa posso dire
che mi ricordo di quando ero in Inghilterra e mi capitava per strada
di sentire degli Italiani parlare, io rimanevo indifferente per non
farmi riconoscere. Li vedevo da lontano tutti con il look “paninaro”
di allora e l'Invicta sulle spalle, e li sentivo ancora prima con
quel gran vociare tipico nostro. “Italian are noisy” mi dicevano
gli inglesi che conoscevo e io non volevo apparire “rumorosa”
come loro. A quell'epoca però avevo 24 anni e andavo da sola
con uno spirito ribelle a scoprire cosa c'era fuori di casa. Quindi
vuoi l'immaturità, vuoi l'atteggiamento di rifiuto per quello
che mi lasciavo alle spalle, la conseguenza logica era questo
atteggiamento. Dopo aver scoperto però gli aspetti meno
positivi degli Inglesi sono tornata a casa fiera di essere Italiana.
Saremo anche rumorosi, ma siamo certamente meno noiosi di loro, più
allegri, buffi e ahimè furbacchioni, spumeggianti e
divertenti, creativi e lavoratori, insomma “Italiani brava gente”
penso sia la definizione che mi piace di più. Non sto ad
elencare i difetti, li sappiamo già tutti, ma chi non li ha?
Li hanno anche qui gli spagnoli, ve l'assicuro.
Ecco perchè mi ha
fatto star male questo episodio e un po' mi sono sentita offesa. Loro
due avranno certamente le loro ragioni per essere così o forse
ho semplicemente travisato tutto, ma ripeto mi è capitato
altre volte, specie con coloro che hanno proprio detto addio
all'Italia.
Anch'io sono partita
dicendo “forse è un addio” ma più vivo fuori più
si rafforza il mio sentimento patriottico. Sarò sempre un
Italiana, ovunque sarò....magari passerò una vita fuori
ma dentro di me ci sarà sempre una profonda nostalgia per la
mia cara povera Italia.
Scusate lo sfogo..
...vi alleggerisco con un po' di fuochi artificiali.
Ciao a Tutti, eccomi qua...
sembrerà una cosa normale, ma visti gli ultimi accadimenti, scrivervi dal computer della Silvia sembra quasi una cosa sovrannaturale.
Sì perché oramai la tecnologia e l'elettronica, associata alla obsolescenza programmata dei prodotti, ci hanno portato ad una specie di "sudditanza" nei confronti del consumismo.
Se una lavatrice non funziona, ma come pure un tostapane, o qualsiasi altro oggetto "conviene" comprarsene uno nuovo.
Se poi ci si affida ai mercati low cost (noi li definiamo cinesi, dimenticando che oramai tutto viene prodotto là e dimenticando che le conoscenze le abbiamo fornite noi), non pensando ai costi di smaltimento, lo sfruttamento delle risorse primarie e la macelleria sociale provocata da questa ricerca del prodotto (che di per se porta ad una ricerca del prezzo + basso a pari o quasi qualità per poter VENDERE di più), non prendendo in considerazione il reale costo per comprarne uno nuovo rispetto al costo di una riparazione.
Pensate a cosa comporta un computer buttato via... metalli preziosi e pesanti non riutilizzati e inquinanti, quali costi? ... E questo chi lo paga?
O meglio come poi la pagheremo?
Certo la necessità che spingono le persone dotate di budget basso sono differenti, ma proprio chi non ha problemi di budget dovrebbe essere maggiormente attento nella scelta del prodotto qualitativo... Ma qui ci scontriamo col secondo problema: chi è in grado di valutare la qualità di un prodotto?
Quindi ci si affida a brand che portano investimento in marketing che devono "lavare" i cervelli ed azzerare il pensiero critico.
A volte mi sono sorpreso a pensare come siamo potuti arrivare ad esistere noi senza sbarre alle finestre, medicinali, supermercati e mille accessori ....UTILI!?!
Con tutto quello che abbiamo perso in conoscenze negli ultimi anni dove finiremo? Mi riferisco a tutte le conoscenze sulla natura e sulla capacità di autoprodurci i beni necessari.
E per mandare tutto in vacca: ecco degli esempi di beni necessari autocostruiti!!!
sembrerà una cosa normale, ma visti gli ultimi accadimenti, scrivervi dal computer della Silvia sembra quasi una cosa sovrannaturale.
Sì perché oramai la tecnologia e l'elettronica, associata alla obsolescenza programmata dei prodotti, ci hanno portato ad una specie di "sudditanza" nei confronti del consumismo.
Se una lavatrice non funziona, ma come pure un tostapane, o qualsiasi altro oggetto "conviene" comprarsene uno nuovo.
Se poi ci si affida ai mercati low cost (noi li definiamo cinesi, dimenticando che oramai tutto viene prodotto là e dimenticando che le conoscenze le abbiamo fornite noi), non pensando ai costi di smaltimento, lo sfruttamento delle risorse primarie e la macelleria sociale provocata da questa ricerca del prodotto (che di per se porta ad una ricerca del prezzo + basso a pari o quasi qualità per poter VENDERE di più), non prendendo in considerazione il reale costo per comprarne uno nuovo rispetto al costo di una riparazione.
Pensate a cosa comporta un computer buttato via... metalli preziosi e pesanti non riutilizzati e inquinanti, quali costi? ... E questo chi lo paga?
O meglio come poi la pagheremo?
Certo la necessità che spingono le persone dotate di budget basso sono differenti, ma proprio chi non ha problemi di budget dovrebbe essere maggiormente attento nella scelta del prodotto qualitativo... Ma qui ci scontriamo col secondo problema: chi è in grado di valutare la qualità di un prodotto?
Quindi ci si affida a brand che portano investimento in marketing che devono "lavare" i cervelli ed azzerare il pensiero critico.
A volte mi sono sorpreso a pensare come siamo potuti arrivare ad esistere noi senza sbarre alle finestre, medicinali, supermercati e mille accessori ....UTILI!?!
Con tutto quello che abbiamo perso in conoscenze negli ultimi anni dove finiremo? Mi riferisco a tutte le conoscenze sulla natura e sulla capacità di autoprodurci i beni necessari.
E per mandare tutto in vacca: ecco degli esempi di beni necessari autocostruiti!!!
BONA QUESTA!!!! |
lunedì 24 giugno 2013
Ciao a Tutti,
sono alle prese col recupero del nostro computer che sta cercando di abbandonarci, ma con l'aiuto del solito Luca, non gli permetteremo (al computer) di abbandonarci cosi'.
Vi sto scrivendo utilizzando il pc del Beppe, che gentilmente ce lo ha concesso.
A presto per gli aggiornamenti di questi giorni.
Oggi e' la festa della citta', ed in generale in gran parte della Spagna la festa di San Juan e' un evento eccezionale al pari del nostro capodanno, con spettacoli pirotecnici e mille iniziative per commemorarlo.
sono alle prese col recupero del nostro computer che sta cercando di abbandonarci, ma con l'aiuto del solito Luca, non gli permetteremo (al computer) di abbandonarci cosi'.
Vi sto scrivendo utilizzando il pc del Beppe, che gentilmente ce lo ha concesso.
A presto per gli aggiornamenti di questi giorni.
Oggi e' la festa della citta', ed in generale in gran parte della Spagna la festa di San Juan e' un evento eccezionale al pari del nostro capodanno, con spettacoli pirotecnici e mille iniziative per commemorarlo.
giovedì 20 giugno 2013
martedì 18 giugno 2013
Ciao a Tutti,
ora è il vostro turno. Vi ricordate tutte le nostre foto al sole mentre voi eravate al freddo?
Qui non fa proprio freddo ma non possiamo certo dire che fa caldo.
Ci aspettiamo le vostre foto al caldo.
Qui la "Panza di Burro" non ci abbandona, si narra che al Sud ci sia il sole, ma qui è così ormai da tanto tempo che neppure lo ricordiamo.
Per tutto il giorno... ed i giorni successivi, raramente qualche sprazzo, raramente qualche giornata con un pò di sole.
N.B. Il pc da ancora qualche anomalia, non siamo certi di poterlo sfruttare tutti i giorni. Ci sto lavorando...
Buona vita
lunedì 17 giugno 2013
domenica 16 giugno 2013
sabato 15 giugno 2013
PRIMA, navigazione verso Gibilterra |
durante i lavori sopra e sotto |
oggi vi pubblico le foto, senza andare a scorrere i vecchi post anche alcune già publicate,per completare il quadro dei lavoretti estetici, ma non solo, sulla plancia di comando di Chery.
Scrivere e pubblicare di questi lavori ci serve per ricordarci come eravamo, tante volte in questi mesi ci siamo detti "perchè non l'abbiamo fotografato com'era...".
Tanti + saggi di me hanno già trattato l'argomento foto-ricordi.
Questi nuovi sistemi di memoria ci permettono di fissare un ricordo su di un supporto che ci permette di "dimenticare" un'immagine per poter ricordare dove l'abbiamo "depositata". Certo è che, come se non erro diceva Terzani,
rivedere una foto ti fa vedere particolari che prima non avevi "fissato" nella memoria.
ORA!!
Giochino per Emanuele e Luca, aiuti preziosi della prima navigazione, vi ricordate quali differenze?
venerdì 14 giugno 2013
Ciao a Tutti,
abbiamo avuto un paio di giorni di questo tipo:
"HOUSTON ABBIAMO UN PROBLEMA"
ovvero il pc ci ha fatto uno scherzetto... ora posso dire che il Sistema Operativo ci ha fatto un bello scherzetto (oppure potrebbe essere il disco rigido "instabile").
Morale un pò di soldi spesi per ripristinare il tutto grazie ad un Canario che ha un'attività di assistenza a computer e vendita. Stupidamente ho lasciato i cd di ripristino in Italia...
Sto controllando tutti i file che siamo riusciti a recuperare, per ora devo solo controllare il drive per il gps collegato al pc.
Per fortuna Silvia non ha perso nessuna foto.
Alla prossima
abbiamo avuto un paio di giorni di questo tipo:
"HOUSTON ABBIAMO UN PROBLEMA"
ovvero il pc ci ha fatto uno scherzetto... ora posso dire che il Sistema Operativo ci ha fatto un bello scherzetto (oppure potrebbe essere il disco rigido "instabile").
Morale un pò di soldi spesi per ripristinare il tutto grazie ad un Canario che ha un'attività di assistenza a computer e vendita. Stupidamente ho lasciato i cd di ripristino in Italia...
Sto controllando tutti i file che siamo riusciti a recuperare, per ora devo solo controllare il drive per il gps collegato al pc.
Per fortuna Silvia non ha perso nessuna foto.
Alla prossima
martedì 11 giugno 2013
Ciao a Tutti,
buone notizie sul fronte meccanico:
l'alternatore ora carica.
Come sospettavo lui era onesto ma l'eccitazione non gli arrivava, insomma se non eccitato non faceva l'alternativo...
Perché è importante l'alternatore in barca? (Dedicato a Silvia ed a tutte le donne del blog) E' una fonte di rifornimento energetico molto elevata. Ora con tutti i sistemi alternativi di produzione in barca se ne potrebbe fare anche a meno.
Mi piacerebbe molto sostituire il motore a scoppio con un entrobordo elettrico e poter avere un generatore ad idrogeno oltre a vari sistemi alternativi di produzione: per i pannelli solari ed eolico ci stiamo attrezzando; non sono molto interessato al generatore a trascinamento o con alternatore collegato sull'asse visto il loro utilizzo esclusivo durante la navigazione.
Le batterie e tutti questi sistemi sono molto utili ma ritengo che la parte migliore sia come la barca a vela ti "costringa", per il suo stare a contatto con la natura, a sfruttare le risorse della natura ed a ridurre i consumi.
Avevo visto anche sistemi di cottura sfruttando il sole, ma anche la banalissima pratica di essiccare il pesce al sole.
Chissà quali altre cose ancora si potrebbero sfruttare...
L'uomo nei tempi, pur avendo minori conoscenze delle attuali, è sempre riuscito a trovare un'equilibrio nel suo impatto con la natura.
Tutto questo mio rincorre un profilo legato ad un basso impatto, non solo nei consumi, mi porta a condannare Silvia ad una vita di patimenti: pompe a pedale invece di pompe elettriche (glutei e cosce); una giornata segnata dalle ore di luce di buio (corretto uso delle fasi circadiane con conseguente miglioramento del benessere psicofisico); l'uso della spazzola e paletta (la scopa in barca è inutile) invece dell'aspirapolvere (tronco e braccia); il pimer e altre diavolerie elettriche sostituite da una sana attività fisica (braccia ma anche tronco, addome,Chery).
dato dal continuo rollio e beccheggio della
Insomma l'utile ed il dilettevole!!!!
Ah AH AH AH voglio proprio vedere cosa risponde Silvia!!!!
buone notizie sul fronte meccanico:
l'alternatore ora carica.
Come sospettavo lui era onesto ma l'eccitazione non gli arrivava, insomma se non eccitato non faceva l'alternativo...
Perché è importante l'alternatore in barca? (Dedicato a Silvia ed a tutte le donne del blog) E' una fonte di rifornimento energetico molto elevata. Ora con tutti i sistemi alternativi di produzione in barca se ne potrebbe fare anche a meno.
Mi piacerebbe molto sostituire il motore a scoppio con un entrobordo elettrico e poter avere un generatore ad idrogeno oltre a vari sistemi alternativi di produzione: per i pannelli solari ed eolico ci stiamo attrezzando; non sono molto interessato al generatore a trascinamento o con alternatore collegato sull'asse visto il loro utilizzo esclusivo durante la navigazione.
Le batterie e tutti questi sistemi sono molto utili ma ritengo che la parte migliore sia come la barca a vela ti "costringa", per il suo stare a contatto con la natura, a sfruttare le risorse della natura ed a ridurre i consumi.
Avevo visto anche sistemi di cottura sfruttando il sole, ma anche la banalissima pratica di essiccare il pesce al sole.
Chissà quali altre cose ancora si potrebbero sfruttare...
L'uomo nei tempi, pur avendo minori conoscenze delle attuali, è sempre riuscito a trovare un'equilibrio nel suo impatto con la natura.
Tutto questo mio rincorre un profilo legato ad un basso impatto, non solo nei consumi, mi porta a condannare Silvia ad una vita di patimenti: pompe a pedale invece di pompe elettriche (glutei e cosce); una giornata segnata dalle ore di luce di buio (corretto uso delle fasi circadiane con conseguente miglioramento del benessere psicofisico); l'uso della spazzola e paletta (la scopa in barca è inutile) invece dell'aspirapolvere (tronco e braccia); il pimer e altre diavolerie elettriche sostituite da una sana attività fisica (braccia ma anche tronco, addome,Chery).
dato dal continuo rollio e beccheggio della
Insomma l'utile ed il dilettevole!!!!
Ah AH AH AH voglio proprio vedere cosa risponde Silvia!!!!
lunedì 10 giugno 2013
Ciao a Tutti,
dopo le elucubrazioni di ieri oggi un'argomento più soft....
Li vedete questi simpatici pesciolini?
Beh ogni tanto sbattono violentemente con la bocca sullo scafo per cibarsi di tutto ciò che cresce sullo scafo...
Ma quando dico "sbattono" non esagero, quando capita di notte ti svegliano.
Non vi dico la Silvia.
Ora che ho dato una pulitina leggera allo scafo va meglio.
dopo le elucubrazioni di ieri oggi un'argomento più soft....
Li vedete questi simpatici pesciolini?
Beh ogni tanto sbattono violentemente con la bocca sullo scafo per cibarsi di tutto ciò che cresce sullo scafo...
Ma quando dico "sbattono" non esagero, quando capita di notte ti svegliano.
Non vi dico la Silvia.
Ora che ho dato una pulitina leggera allo scafo va meglio.
Iscriviti a:
Post (Atom)