Ciao a Tutti,
Siamo tornati ieri sera a Point a Pitre, oggi le sorelle partono.
Sono stati 15 giorni pieni di Italia dal mangiare alle chiacchiere.
Dalle partite a carte alla scoperta di questo angolo dei Caraibi.
Eravamo rimasti alla partenza per St. Anne.
Il motore si è comportato bene, dei timori per l'arrivo dovendo affrontare una passe, ma soprattutto per uscirne, è rimasto solo uno sbiadito ricordo.
Da lì la prima vera navigazione per le Asiaghesi verso Maria Galante, quella che a me e Silvia piace di più di queste isole. I maligni diranno per le sue distillerie di Rhum, ma sono stato colpito dalle sue spiagge e dal suo interno.
Qui ci siamo fermati alcuni giorni sia per visitare l'interno in auto sia per approfittare di questi splendidi e tranquilli ancoraggi (a St. Anne, complice un'onda da sudest le nostri ospiti hanno "apprezzato" il rollio all'ancora).
Da qui a Petite Terre favoriti da un vento da Sudest è stata un'altra piacevole navigazione.
Qui la natura ha colpito ancora una volta le nostre ospiti.
Le avete viste le foto degli squaletti che nuotano a riva al tramonto?
Si riparte verso Grand Bourg al sud di Maria Galante una tappa di un'ora giusto il tempo per le pratiche d'uscita ed un rabbocco alla cambusa e poi via verso Dominica con navigazione al tramonto ed arrivo in notturna.
Anche qui abbuffata di natura con visita all'interno, esplosione di verde e acqua dolce, ma purtroppo il meteo cambia e arrivano un pò di piogge e vento.
Così il rientro verso Les Saintes si trasforma in una vera e propria navigazione oceanica ed un attraversamento di canali delle isole caraibiche da ricordare: onde di 3 metri e vento che in raffica supera i 30 nodi. Cerata e quando siamo a poche miglia dalle isole ci raggiunge un gommone d'appoggio della regata Grand Large che ci domanda se abbiamo visto un catamarano 18 piedi. Negativo, parte il "May Day" alla radio e le ricerche tramite un'elicottero, anche un catamarano privato ha avuto problemi ed è stato rimorchiato verso Les Saintes.
Insomma la sorellina Silvia gli ha preparato proprio un bel programmino con scoperta di tutte le gioie della navigazione, a parte il pescare; proprio non riusciamo a pescare nulla alla traina, neppure con l'esca magica del Beppe.
Qui a Les Saintes bagnetti, visita ai negozietti, cena al ristorante, ancora un pò di pioggia il primo giorno e qualche "doccia" mentre scendiamo a terra. Ma soprattutto le nuotate delle montanare al Pain de Sucre, dove seguendo la miriade di pesci non si accorgono che stanno nuotando in acque sempre più profonde guidate da Silvia.
Anche la navigazione per il ritorno a Point a Pitre si rivela impegnativa per i capricci del vento e di una nuvola dispettosa che chiarisce bene il concetto di "groppo": grande acquazzone preceduto da aumento del vento. Il tutto dura una decina di minuti e poi ci lascia senza vento.
Il motore? Qualche volta fa fatica a partire ma per fortuna solo dagli ormeggi. E' come se non riuscisse a tenere il minimo... ovvero non arriva gasolio e si spegne.
Si svitano gli iniettori si soffia nello sfiato e tutto riparte.
Ho reiserito una pompetta manuale nel circuito, migliorato un pò ma non definitivo.
Scusate se sono stato un pò sbrigativo ma volevo che le nostre ospiti avessero un'idea di ciò che è stato fatto, tutti gli aneddoti che sono accaduti un pò alla volta torneranno alla memoria.
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