sabato 11 giugno 2016

Ciao a Tutti,
e non ci pare neppure a noi vero.
Siamo ripartiti.
Abbiamo lasciato St Martin-St Marteen a poppa e ci stiamo dirigendo verso nuove isole.
A dirla tutta ci stiamo spostando verso una zona meno battuta dagli uragani. Sperando.
Si perchè gli uragani sono a dir poco bizzarri, esattamente non vi è una possibilità di prevederli.
Vanno girano tornano, si trasformano. Ma noi dopo 2 stagioni degli uragani passate indenni nella zona ad alto rischio proviamo a vedere come va spostandoci noi, come dicevo poc'anzi sperando.
La partenza è stata tribolata, abbiamo molte cose da sistemare, ma le principali le abbiamo risolte.
Come vi dicevo abbiamo passato giorni e giorni a risolvere i problemi alla nostra maniera; la nostra maniera è: cercando d'arrangiarci.
I questo modo si imparano tante cose ma soprattutto si conoscono meglio le persone.
Ci sono quelle che spariscono e quelle che fanno di tutto per aiutarti.
E' sempre una scelta di come impiegare il proprio tempo.

Ma l'importante è che siamo di nuovo in movimento sotto vela.
Siamo parecchio arrugginiti, Chery è una signora che ha bisogno di equipaggio e stamane mi sono sorpreso a pensare “ma come cavolo facevo a partire da solo?”.
Tutto si può fare e si trova sempre una soluzione, anche non avere soluzioni ti porta ad una soluzione...
Comunque nel nostro primo giorno di navigazione sono riuscito ad interrompere involontariamente il circuito elettrico che alimentava il motore e quindi la scena è stata circa questa: contro vento a motore sotto vento all'isola e sotto costa, il motore si ammutolisce abbassando progressivamente il tono mentre Silvia alza il suo... a me passano letteralmente davanti in meno di 1 secondo tutte le varie possibilità; nel 2° secondo (non ci sarà un 3°) noto la chiave sul quadro d'accensione in posizione ed il quadro spento quindi problema elettrico.
Girato lo staccabatterie motore (innavertitamente da me urtato e lui approfitta immediatamente della situazione per farci questo scherzetto) e tutto riparte, il motore romba e la Silvia abbassa i toni.
Poi siamo inseguiti dall'imbarcazione della Dogana Francese che non riesce a leggere il nome dell'imbarcazione (a poppa abbiamo il timone a vento che lo copre).
Per non farci mancare nulla durante la prova del pilota automatico ad un certo punto decide di puntare la costa e dopo 30” devo abbandonare il progetto di provarlo perchè a Silvia non piace puntare le coste.
Devo peraltro dire che la mia battaglia col pilota automatico dura da molto tempo. Non riesco mai a farlo funzionare per un tempo adeguato. Ma a cambiarlo si pone il problema se sia più saggio cambiare barca visto i costi.
La cosa che mi spiace è che dopo tutto questo tempo passato a sistemare Chery, ora che somiglia ad una barca funzionante....
Per esempio: sicuramente Emanuele e Luca che ci hanno accompagnato nel portare Chery a La Spezia si ricorderanno tutte le varie infiltrazioni d'acqua... Non ne abbiamo più... toccando.
Si perchè come tutte le barche non si può mai dire.
Comunque prima tappa a Tintamarre poi a Ile Fourchue e stanotte (08/06/2016) anse de Colombier a St Barthelemy. Domani clearance in e serata con Antonio.
Per i dettagli sulle navigazioni alla prossima.
Buona Vita.


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