Ciao a Tutti,
e non ci pare neppure a noi vero.
Siamo ripartiti.
Abbiamo lasciato St Martin-St Marteen a
poppa e ci stiamo dirigendo verso nuove isole.
A dirla tutta ci stiamo spostando verso
una zona meno battuta dagli uragani. Sperando.
Si perchè gli uragani sono a dir poco
bizzarri, esattamente non vi è una possibilità di prevederli.
Vanno girano tornano, si trasformano.
Ma noi dopo 2 stagioni degli uragani passate indenni nella zona ad
alto rischio proviamo a vedere come va spostandoci noi, come dicevo
poc'anzi sperando.
La partenza è stata tribolata, abbiamo
molte cose da sistemare, ma le principali le abbiamo risolte.
Come vi dicevo abbiamo passato giorni e
giorni a risolvere i problemi alla nostra maniera; la nostra maniera
è: cercando d'arrangiarci.
I questo modo si imparano tante cose ma
soprattutto si conoscono meglio le persone.
Ci sono quelle che spariscono e quelle
che fanno di tutto per aiutarti.
E' sempre una scelta di come impiegare
il proprio tempo.
Ma l'importante è che siamo di nuovo
in movimento sotto vela.
Siamo parecchio arrugginiti, Chery è
una signora che ha bisogno di equipaggio e stamane mi sono sorpreso a
pensare “ma come cavolo facevo a partire da solo?”.
Tutto si può fare e si trova sempre
una soluzione, anche non avere soluzioni ti porta ad una soluzione...
Comunque nel nostro primo giorno di
navigazione sono riuscito ad interrompere involontariamente il
circuito elettrico che alimentava il motore e quindi la scena è
stata circa questa: contro vento a motore sotto vento all'isola e
sotto costa, il motore si ammutolisce abbassando progressivamente il
tono mentre Silvia alza il suo... a me passano letteralmente davanti
in meno di 1 secondo tutte le varie possibilità; nel 2° secondo
(non ci sarà un 3°) noto la chiave sul quadro d'accensione in
posizione ed il quadro spento quindi problema elettrico.
Girato lo staccabatterie motore
(innavertitamente da me urtato e lui approfitta immediatamente della
situazione per farci questo scherzetto) e tutto riparte, il motore
romba e la Silvia abbassa i toni.
Poi siamo inseguiti dall'imbarcazione
della Dogana Francese che non riesce a leggere il nome
dell'imbarcazione (a poppa abbiamo il timone a vento che lo copre).
Per non farci mancare nulla durante la
prova del pilota automatico ad un certo punto decide di puntare la
costa e dopo 30” devo abbandonare il progetto di provarlo perchè a
Silvia non piace puntare le coste.
Devo peraltro dire che la mia battaglia
col pilota automatico dura da molto tempo. Non riesco mai a farlo
funzionare per un tempo adeguato. Ma a cambiarlo si pone il problema
se sia più saggio cambiare barca visto i costi.
La cosa che mi spiace è che dopo tutto
questo tempo passato a sistemare Chery, ora che somiglia ad una barca
funzionante....
Per esempio: sicuramente Emanuele e
Luca che ci hanno accompagnato nel portare Chery a La Spezia si
ricorderanno tutte le varie infiltrazioni d'acqua... Non ne abbiamo
più... toccando.
Si perchè come tutte le barche non si
può mai dire.
Comunque prima tappa a Tintamarre poi
a Ile Fourchue e stanotte (08/06/2016) anse de Colombier a St
Barthelemy. Domani clearance in e serata con Antonio.
Per i dettagli sulle navigazioni alla
prossima.
Buona Vita.