Alcune considerazioni sulle realtà
al di fuori dell'Italia...
Come ben sapete siamo qui ormai
bloccati in Guadeloupe da ormai da 2 mesi per il motore guasto.
E' un tempo infinito secondo la
mia mentalità “italiana” o “europea”. Il fatto che qui i
tempi siano super lenti è risaputo e molti di voi potranno pensare
che comunque sia una cosa positiva.
Anch'io ritengo lo sia se tutto
funziona bene, perchè se hai voglia di rallentare e avere una
qualità della vita migliore, sicuramente questa lentezza aiuta a
dimenticarti dello stress.
Ma c'è il retro della medaglia:
se sei in un'emergenza o se hai un problema, questo aspetto diventa
un vero e proprio nemico, perchè per venirne fuori devi rassegnarti
ad una pazienza estenuante, che difficilmente da noi si può
sopportare. Io stessa credo di aver rallentato molto in quei due
anni, e familiarizzato molto con la parola pazienza...a partire da
Las Palmas, ricordate? Ma qui i parametri sono ancora più lontani
dalle mie capacità.
Fatto stà che sono
sopravvissuta, passando anche attraverso momenti (non mi vergogno a
dirlo) di quasi isteria e pianti di frustrazione! Ma comincio a
vedere la luce in fondo al tunnel....lo dico sottovoce perchè non
vorrei rimpiangere questa affermazione.
E fin qui voi potreste quindi
pensare: beata Italia! Da noi si lavora in fretta e bene (quasi
sempre almeno)!
Sono d'accordo anch'io. Ma la
realtà Caraibica ha il fattore sorpresa, che le fa riguadagnare
subito punti agli occhi dello straniero...e qual'è questa sorpresa?
Come già spiegato dal Capitano,
il secondo meccanico che abbiamo interpellato e che ci ha sbarcato il
motore è arrivato alla conclusione che non vale la pena
ripararlo...la pompa è vecchia e da cambiare, ma il problema non è
quello, è la compressione e quindi bisogna smontare la testata e
probabilmente cambiare fasce e valvole...costo più o meno 4000€.
No certo, non vale la pena.
Io sono già a pensare: “e
quindi oltre il danno anche la beffa?” Con la mente sono già a
calcolare i 65€/ora come da loro tariffario, per circa una 15 di
ore di lavoro speso a fare sbarco, prove ecc...sto già male...ma
arriva la prima sorpresa: il meccanico non vuole nulla, non è
riuscito a risolvere il problema e quindi non lo dobbiamo pagare, o
meglio ci chiede di pagare solo il secondo intervento alla pompa di
iniezione, che loro hanno pagato perchè è un professionista
esterno, presentandoci la fattura che quest'ultimo ha emesso loro.
Ok sono 120€, ma non possiamo
rifiutarci di pagarlo, anche se, nonostante la pompa sia ora
funzionante, non è il reale problema del motore.
Resta l'amaro di aver pagato gli
850€ per il primo intervento alla pompa, con tanto di pezzi fatti
arrivare dall'Europa e tre settimane di attesa, per poi rivelare che
il lavoro non è stato fatto bene, come afferma il secondo pompista.
Che fare? Marco armato della fattura del secondo pompista torna dal
primo e gli contesta tutto il lavoro...con una serie infinita di “il
ya..il ya....il ya..” (intercalare in francese preferito del
Capitano) gli rompe talmente tanto le p...., che quest'ultimo gli
chiede di tornare il giorno dopo e che gli restituirà tutti i soldi.
“Seeeeee....figurati” dico
io...”prepariamoci ad una presa per i fondelli estenuante...ci
faranno andare e tornare migliaia di volte per portarci alla fine,
stremati, a rinunciare.
E qui arriva la seconda sorpresa:
ore 14.00 come da appuntamento, Marco ritorna e il pompista gli
consegna la busta con 850€ in contanti, con tanto di stretta di
mano finale.
Io sono ancora sconvolta: ma
questo sarebbe mai successo in Italia??? Mah....
Ora siamo in attesa di trovare un
meccanico che ci monti il motore d'occasione che abbiamo trovato.
Prima deve controllarlo e poi valutare l'installazione nel vano
motore di Cheri. Doveva passare uno che abbiamo contattato ieri, ma
ovviamente non è passato. Adesso c'è il week end e lunedì, tanto
per cambiare, è di nuovo festa (14 Luglio, la presa della
Bastiglia). Quindi fino a martedì mettiamoci il cuore in pace.
Per fortuna ieri nel tardo
pomeriggio, ci ha fatto una gradita sorpresa il nostro amico Toni (vi
ricordate il veneziano che è in giro da 30 anni, conosciuto un paio
di mesi fa?) Con lui il nipote e un amico (puri veneziani) che
vogliono andare un po' in giro con lui. E aggregato alla combriccola
c'è pure Michele, di cui abbiamo parlato quando abbiamo fatto visita
alla distilleria di rhum a Marie Galante, dove lavora per 8 mesi
all'anno. Adesso se ne ritorna qualche mese in Italia, a Bassano del
Grappa. Insomma una bella rimpatriata di Veneti. Dopo un aperitivo su
Cheri, ci siamo spostasti su Vintas (la loro barca) per una cena in
compagnia, tornando ad assaporare il dolce rollio dello stare
all'ancora. Bella serata, atmosfera familiare e tante degustazioni di
rhum e grappe fatte in casa da Toni, il tutto innaffiato da racconti
di viaggio e barzellette “in venesian”.
A presto amici...torneremo con
buone nuove!
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