sabato 12 luglio 2014

Alcune considerazioni sulle realtà al di fuori dell'Italia...
Come ben sapete siamo qui ormai bloccati in Guadeloupe da ormai da 2 mesi per il motore guasto.
E' un tempo infinito secondo la mia mentalità “italiana” o “europea”. Il fatto che qui i tempi siano super lenti è risaputo e molti di voi potranno pensare che comunque sia una cosa positiva.
Anch'io ritengo lo sia se tutto funziona bene, perchè se hai voglia di rallentare e avere una qualità della vita migliore, sicuramente questa lentezza aiuta a dimenticarti dello stress.
Ma c'è il retro della medaglia: se sei in un'emergenza o se hai un problema, questo aspetto diventa un vero e proprio nemico, perchè per venirne fuori devi rassegnarti ad una pazienza estenuante, che difficilmente da noi si può sopportare. Io stessa credo di aver rallentato molto in quei due anni, e familiarizzato molto con la parola pazienza...a partire da Las Palmas, ricordate? Ma qui i parametri sono ancora più lontani dalle mie capacità.
Fatto stà che sono sopravvissuta, passando anche attraverso momenti (non mi vergogno a dirlo) di quasi isteria e pianti di frustrazione! Ma comincio a vedere la luce in fondo al tunnel....lo dico sottovoce perchè non vorrei rimpiangere questa affermazione.
E fin qui voi potreste quindi pensare: beata Italia! Da noi si lavora in fretta e bene (quasi sempre almeno)!
Sono d'accordo anch'io. Ma la realtà Caraibica ha il fattore sorpresa, che le fa riguadagnare subito punti agli occhi dello straniero...e qual'è questa sorpresa?
Come già spiegato dal Capitano, il secondo meccanico che abbiamo interpellato e che ci ha sbarcato il motore è arrivato alla conclusione che non vale la pena ripararlo...la pompa è vecchia e da cambiare, ma il problema non è quello, è la compressione e quindi bisogna smontare la testata e probabilmente cambiare fasce e valvole...costo più o meno 4000€. No certo, non vale la pena.
Io sono già a pensare: “e quindi oltre il danno anche la beffa?” Con la mente sono già a calcolare i 65€/ora come da loro tariffario, per circa una 15 di ore di lavoro speso a fare sbarco, prove ecc...sto già male...ma arriva la prima sorpresa: il meccanico non vuole nulla, non è riuscito a risolvere il problema e quindi non lo dobbiamo pagare, o meglio ci chiede di pagare solo il secondo intervento alla pompa di iniezione, che loro hanno pagato perchè è un professionista esterno, presentandoci la fattura che quest'ultimo ha emesso loro.
Ok sono 120€, ma non possiamo rifiutarci di pagarlo, anche se, nonostante la pompa sia ora funzionante, non è il reale problema del motore.
Resta l'amaro di aver pagato gli 850€ per il primo intervento alla pompa, con tanto di pezzi fatti arrivare dall'Europa e tre settimane di attesa, per poi rivelare che il lavoro non è stato fatto bene, come afferma il secondo pompista. Che fare? Marco armato della fattura del secondo pompista torna dal primo e gli contesta tutto il lavoro...con una serie infinita di “il ya..il ya....il ya..” (intercalare in francese preferito del Capitano) gli rompe talmente tanto le p...., che quest'ultimo gli chiede di tornare il giorno dopo e che gli restituirà tutti i soldi.
“Seeeeee....figurati” dico io...”prepariamoci ad una presa per i fondelli estenuante...ci faranno andare e tornare migliaia di volte per portarci alla fine, stremati, a rinunciare.
E qui arriva la seconda sorpresa: ore 14.00 come da appuntamento, Marco ritorna e il pompista gli consegna la busta con 850€ in contanti, con tanto di stretta di mano finale.
Io sono ancora sconvolta: ma questo sarebbe mai successo in Italia??? Mah....
Ora siamo in attesa di trovare un meccanico che ci monti il motore d'occasione che abbiamo trovato. Prima deve controllarlo e poi valutare l'installazione nel vano motore di Cheri. Doveva passare uno che abbiamo contattato ieri, ma ovviamente non è passato. Adesso c'è il week end e lunedì, tanto per cambiare, è di nuovo festa (14 Luglio, la presa della Bastiglia). Quindi fino a martedì mettiamoci il cuore in pace.
Per fortuna ieri nel tardo pomeriggio, ci ha fatto una gradita sorpresa il nostro amico Toni (vi ricordate il veneziano che è in giro da 30 anni, conosciuto un paio di mesi fa?) Con lui il nipote e un amico (puri veneziani) che vogliono andare un po' in giro con lui. E aggregato alla combriccola c'è pure Michele, di cui abbiamo parlato quando abbiamo fatto visita alla distilleria di rhum a Marie Galante, dove lavora per 8 mesi all'anno. Adesso se ne ritorna qualche mese in Italia, a Bassano del Grappa. Insomma una bella rimpatriata di Veneti. Dopo un aperitivo su Cheri, ci siamo spostasti su Vintas (la loro barca) per una cena in compagnia, tornando ad assaporare il dolce rollio dello stare all'ancora. Bella serata, atmosfera familiare e tante degustazioni di rhum e grappe fatte in casa da Toni, il tutto innaffiato da racconti di viaggio e barzellette “in venesian”.
A presto amici...torneremo con buone nuove!

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