domenica 22 dicembre 2013
Piccolo aggiornamento: primi giorni Kalima con nuvole e vento tra i 25 e 35 nodi, apprendimento e sistemazione timone a vento che si scollega la prima notte e poi timone fino al mattino quando mi accorgo dell'accaduto e lo rimetto in funzione, nausea, e cuccetta con turni x controllare i dintorni, piano piano torniamo alla normalità mentre almeno un paio di onde al giorno invadono letteralmente il pozzetto. Strappato il paraspruzzi laterale di sottovento da un'onda, poi cedono alcuni agnellini di quello di sopravvento. Il vento non molla, ci molla il timone a vento, non regge dopo 570 miglia alle onde di 4 metri frangenti che fanno straorzare Chery, peccato, avevamo trovato un buon equilibrio e viaggiavamo a 6 nodi. Poco male, mancano 150 miglia, x 36 ore con turni dovremmo arrivare. Cosi è, grazie anche al vento che cala a 20 nodi e le onde che non sono piu cattive, di ripararlo in quel casino non se ne parlava, visto anche che rischiavamo di arrivare col buio e dover rimanere al largo un'altra notte. Alla fine superata un'altra bella prova, Chery è stata molto brava, degli altri inconvenienti delle albe e tramonti, delfini e pesci volanti parleremo un'altra volta. Ora c'è tutto da asciugare e risistemare. Fatta la burocrazia e primo impatto con locali, ma ne parleremo...
sabato 21 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
sabato 14 dicembre 2013
Ciao a Tutti,
che ne dite partiamo.... stanotte la barca vicina ha misurato 45 nodi di vento... siamo ancora qui, alcune barche sono partite, altre no.
I meteo sono tutti concordi nel dire che il vento è sui 25 nodi, ma qui ce ne sono mediamente 35 con raffiche. Io penso che siano accellerazioni dovute alle isole e che una decina di miglia a Sud non siano così forti. Ma in realtà sono ancora qui ad aspettare.
Intanto oggi sono arrivate qui 2 barche, 1 da Tenerife con equipaggio cosmopolita: una messicana, una tedesca, un colombiano ed un francese; ed una barca Hawaiana con equipaggio hawaiano.
Ambedue concordi nel dire che tra le isole il vento era oltre i 45 nodi con onde incrociate alcune oltre i 4 metri.
Andate a vedere nella sezione video il link su questo porto quando eruttò il vulcano sottomarino.
Buona Vita
che ne dite partiamo.... stanotte la barca vicina ha misurato 45 nodi di vento... siamo ancora qui, alcune barche sono partite, altre no.
I meteo sono tutti concordi nel dire che il vento è sui 25 nodi, ma qui ce ne sono mediamente 35 con raffiche. Io penso che siano accellerazioni dovute alle isole e che una decina di miglia a Sud non siano così forti. Ma in realtà sono ancora qui ad aspettare.
Intanto oggi sono arrivate qui 2 barche, 1 da Tenerife con equipaggio cosmopolita: una messicana, una tedesca, un colombiano ed un francese; ed una barca Hawaiana con equipaggio hawaiano.
Ambedue concordi nel dire che tra le isole il vento era oltre i 45 nodi con onde incrociate alcune oltre i 4 metri.
Andate a vedere nella sezione video il link su questo porto quando eruttò il vulcano sottomarino.
Buona Vita
venerdì 13 dicembre 2013
Ciao a Tutti,
noi siamo pronti e voi?
Manca poco, oggi il vento è buono 20 - 25 nodi da NE con l'onda di fondo da NW (340°) di 2,60 metri con un periodo di 11" ma purtroppo girando l'onda qui fuori è fastidiosa (0,60 metri ma con un periodo di soli 4" che arrivano da 60°) il che equivale a un bel rollio per circa 10 miglia, 2 ore, (traduco: la nostra rotta sarà 200°, avremo onde da 140° sia a destra (dritta o tribordo) che a sinistra (sinistra o babordo); quelle da destra arriveranno ogni 11" (ogni 11" saremo su di una cresta o nel cavo scegliete voi; per farla + semplice o su o giù) alte 2,60 metri; ma nel frattempo da sinistra arriveranno delle onde alte 0,60 metri ma ne arriveranno quasi 3... una ogni 4 " .... giusto per scombussolare lo stomaco prima della notte.
Che dite lo famo strano o aspettiamo domani????
noi siamo pronti e voi?
Manca poco, oggi il vento è buono 20 - 25 nodi da NE con l'onda di fondo da NW (340°) di 2,60 metri con un periodo di 11" ma purtroppo girando l'onda qui fuori è fastidiosa (0,60 metri ma con un periodo di soli 4" che arrivano da 60°) il che equivale a un bel rollio per circa 10 miglia, 2 ore, (traduco: la nostra rotta sarà 200°, avremo onde da 140° sia a destra (dritta o tribordo) che a sinistra (sinistra o babordo); quelle da destra arriveranno ogni 11" (ogni 11" saremo su di una cresta o nel cavo scegliete voi; per farla + semplice o su o giù) alte 2,60 metri; ma nel frattempo da sinistra arriveranno delle onde alte 0,60 metri ma ne arriveranno quasi 3... una ogni 4 " .... giusto per scombussolare lo stomaco prima della notte.
Che dite lo famo strano o aspettiamo domani????
giovedì 12 dicembre 2013
Siamo nell'isola di El
Hierro da qualche giorno, esattamente dalla sera di giovedì scorso.
Eravamo rimasti a La Palma da dove siamo ripartiti appunto giovedì,
ore 6.00 della mattina con Martigues che ci precede. Vento in faccia
per le prossime 65 M ma ci rassegniamo al motore perchè ormai si è
deciso di partire. A dire il vero per brevi tratti si riesce a fare
anche un po' di vela, una bolina stretta, troppo al limite. Arriviamo
alle 23.00, 17 ore totali di viaggio di cui solo 2 a vela, le
restanti 15 a vela-motore. Che palleeeee!! Precisamente alle 21.00
arriviamo al Puerto de La Estaca, sul lato N/E dell'isola, dove non
c'è un Marina, ma ci si può ormeggiare solo di lato all'interno del
molo, che è altissimo e non proprio ideale per una barca che ci
sbatte contro. In più dovremmo stare affiancati a Martigues, già
schiacciata contro il muro. Tutto questo per una ventina di euro a
notte senza servizi (acqua, elettricità, docce). L'idea non piace a nessuno e si decide di
proseguire. Altre 10 M= altre 2 ore. Entriamo finalmente nel Puerto
de La Restinga, a S/E. Ci sono due piccoli pontili pieni zeppi di
barche di pescatori, barchini e “veleri” di passaggio. C'è già
un piccolo pubblico che ci aspetta per prenderci le cime. Sembra però
che non ci sia posto per tutte e due le barche. C'è il gruppo dei
francesi che si prodiga per farci entrare in un posto troppo stretto
per noi, mentre i tedeschi aiutano Martigues a sistemarsi in testa al
pontile. Ne esce fuori un gran casino di gente e gran vociare. Al
final il Capitano atterra sul pontile gridando “Bonsoir a tout le
monde, les italiens sont arrivès!!”e tutto finisce in una gran
risata generale. Al mattino ci svegliamo in questa nuova dimensione
che è El Hierro, un'isola piccola piccola ma magica. C'è una quiete
quasi surreale, il paesino è minuscolo ma trasmette una gran
serenità. C'è solo il vulcano sottomarino attivo a pochi miglia a sud che ogni tanto scuote gli abitanti di questa terra già ricoperta di lava e li fa tremare. Le barche che sono qui hanno a bordo quella gente che ci
si aspetta o si spera di trovare sempre. In realtà è la stessa
gente che come noi era anche nelle altre isole, ma qui sembra proprio
naturale che tutto diventi più familiare. Non facciamo neanche tempo
a pensarlo che ci arriva subito l'invito per la sera dopo alla festa
pre-Natalizia che una simpatica coppia di tedeschi sta organizzando.
Siamo una decina di barche a vela in tutto, alcuni bloccati qui da
parecchi giorni per colpa del vento contrario e anche per la nuova
depressione in arrivo, prevista a breve. Abbiamo in comune tutti la
stessa destinazione: Capo Verde. Si tratta solo di aspettare e perciò
perchè non ingannare l'attesa festeggiando? Ognuno porta qualcosa e
in un attimo la festicciola prende vita in un piccolo e riparato
spazio appena fuori dal Marina. Alcuni tedeschi hanno persino fatto
il vin brulè e la casetta di pan di zenzero. Arrivano all'ultimo due
catamarani coinvolti subito nella festa con loro grande sorpresa e
con un bel bicchiere di vino in mano. Serata piacevolissima che ha
riscaldato gli animi di tutti. Ora siamo ancora qui in attesa che il
maltempo si dissolva completamente e ci lasci partire. Stamattina è
tornato il sole ma il mare là fuori è ancora agitato. Un paio di
giorni per lasciarlo calmare e poi con un'altra pressione stabile
anche questo piccolo angolo di paradiso si svuoterà dai suoi
visitatori e ritornerà nella sua quotidianità ancor più pacifica.
martedì 10 dicembre 2013
Riprendendo il filo dall'ultimo racconto......
La mattina seguente
decidiamo di raggiungere Martigues che si trova a La Palma a 45 M da
noi direzione N/NO (rotta 340°). Un'ora di motore e poi il Capitano
lo spegne: oggi si va solo a vela, a tutti i costi. Finchè
costeggiamo il lato ovest di Gomera tutto bene, abbiamo il vento in
poppa e si va. Usciamo dall'isola e il vento si ferma. Rimaniamo
imballati lì con la corrente che ci respinge indietro, poi Eolo
ritorna ma da N/NO, esattamente sulla nostra rotta. Facciamo un bordo
a O e poi viriamo per avvicinarci a La Palma. E' il turno di GAS che
va spedito anche sotto la pioggia. Mare grigio e nebbioso, ma
affascinante lo stesso. Cominciamo a risalire la costa orientale di
La Palma con il vento che nel frattempo è girato a N/E e ci porta
dritto a destinazione, ma verso le 23 siamo di nuovo fermi. Mancano
ancora 15 M e verrà troppo tardi per entrare in Marina, lungo la
costa non ci sono altri approdi e si decide di mettersi in cappa
fuori per dormire un po' e aspettare le prime luci dell'alba. Ma in
cappa non si riesce a stare a causa delle onde incrociate che ci
fanno ballare come matti. Il Capitano cazza in centro un pezzettino
di fiocco e con la prua a N ci facciamo portare dalle once ad una
velocità di 1-2 nodi. Così intanto la notte passa ma in realtà è
un incubo; la barca rolla in maniera allucinante e provare a dormire
è impensabile. Marco più o meno ce la fa nelle ore in cui gli do il
cambio, io passo la notte in bianco ma mi raddolcisce un po' un'alba
fantastica dietro al Teide di Tenerife alle nostre spalle mentre
entriamo finalmente nel porto di Santa Cruz de La Palma. L'entrata
del Marina Real Club Nautico è strettissima per ripararsi bene dalle
onde quando soffia da S. I pontili sono quasi vuoti e vediamo subito
il pontile di attesa. Che stupidi siamo stati! Avevamo rimosso che in
tutti i Marina spagnoli c'è sempre il “Pantalan de espera” che
ti permette di ormeggiarti anche quando il Marina è
chiuso...potevamo entrare ed evitare la nottataccia là fuori. Sono
le 7, vediamo Martigues ormeggiata vicino e ancora immersa nel sonno.
Ci sistemiamo al posto assegnatoci e io vado a dormire per tre
orette. Al risveglio piove ancora, anzi diluvia! A Gran Canaria ci
eravamo dimenticati della pioggia, ma in queste isole più a ovest
c'è molto più spesso. Peccato che piova tutta Domenica e tutto
Lunedì. L'acqua che scende dalla montagna si riversa nel porto
portandosi dietro un sacco di detriti e sporcizia, tanto che
l'interno del Marina è marrone e pieno di pezzi di legno. Non è
proprio sicuro accendere il motore qui dentro quando è così! Siamo
bloccati in barca, ma almeno ci consoliamo con delle docce
fantastiche (le migliori trovate finora) in bagni fighissimi!
Passiamo il tempo con i nostri amici Beppe, Cri e la Marti e una
simpatica coppia di tedeschi, Anniette e Olgar, su di un piccolo
catamarano (che si chiama “Indiana” e il tender “Jones”) e
due splendidi e biondissimi bambini di 3 e 1 anno e mezzo, Oscar e
Willy.
L'isola, così grigia
con questo tempo, ci sembra inospitale e le previsioni dicono che la
pioggia continuerà. Con Martigues si decide quindi di ripartire
l'indomani verso El Hierro anche se danno S per tutta la settimana,
cioè vento contro a scendere. Si tira tardi la sera nel pozzetto di
Martigues, ma la mattina dopo siamo prontissimi a partire. Sorpresa
però: c'è un sole che spacca e tutto sembra stupendo intorno a noi.
Beppe e Cri ci propongono di fermarci un giorno in più e noleggiare
un'auto insieme. Si fa e tutti allegri si parte. Scopriamo subito
un'isola meravigliosa; ce l'avevano detto che era definita “la
isla mas bonita”. E' verde, verde, verde! Ritrovo i boschi che mi
ricordano il mio Altopiano, l'odore di muschio e l'aria frizzante.
Arriviamo in un'area di parco attrezzatissima per barbecues e
attività per bambini. Marti rincorre le papere e gli adulti
raccolgono more per lei. Pranzo al sacco e poi ci lanciamo su e giù
per stradine e gallerie immerse tra le nuvole. Mille tappe per
raccogliere lungo la strada mandorle, mandarini, arance, fichi
d'india e sterlizie che crescono ovunque. Abbiamo il bagaglio pieno e
ci meritiamo un caffè sulla terrazza di un bar con una vista
mozzafiato. Ultima tappa alla Lidl, tanto per essere sicuri di
tornare carichi e si rientra in Marina, dove ci aspettano gli amici
tedeschi con un'ottima pizza fatta nella pentola-forno.
Prossima tappa: El
Hierro...intanto un po' di foto di La Palma.
domenica 8 dicembre 2013
Ciao a Tutti,
non riesco a dormire, siamo qui in attesa che una bassa pressione passi e ci porti finalmente i venti che ci spingeranno verso Sud, il dove non ve lo dico... leggerete il blog.
Sto caricando le riprese del pescatore e la razza nel porto di Vueltas, ma non posso fare a meno di ripensare agli ultimi mesi e alle sensazioni provate, alle persone riscoperte.
Farò un breve riassunto, probabilmente più per me che per voi.
Uscire dal porto e ancorare: preparare la barca, ricordarsi com'era armata, scegliere il posto, le persone che ci aiutano, la visita della Dogana e il mio senso di rispetto verso le Autorità, le persone che lavorano rivestite di questa autorità e il loro rapporto di sospetto verso tutti. E' incredibile quanto possano sapere di ogni singola persona in poco tempo eppure ... siamo sempre sospettati.
La vita all'ancora: il vento le barche che arano; i vicini, l'aiuto e le informazioni che puoi avere dagli altri naviganti.
La ricerca dei materiali: cosa è legale? L'antivegetativa per le barche da diporto deve essere super rispettosa del mare ma non è così per le navi commerciali.
Cos'è ecologia? Il continente di plastica nel Pacifico e le acque contaminate dopo il disastro alla centrale nucleare di Fukushima, gli sversamenti in mare.
Persone che diventano personaggi.
Alla ricerca della felicità: l'ARC ed il variegato mondo che corre alla ricerca della felicità, dai partecipanti ai lavoratori, dagli organizzatori ai giramondo senza fretta.
Dalla quiete al caos: quando cerchi l'arrivo in un porto e quando senti che è il momento di partire.
Il denaro.
Dalla barca ormeggiata a terra: il tragitto in gommone, le rocce umide e la marea.
La vita semplice e tutto quello che ci portiamo dietro: barche piccole e barche grandi, persone piccole e persone grandi.
I bambini che vivono in barca.
I ragazzi che vivono in barca.
Gli adulti che vivono in barca.
Gli anziani che vivono in barca.
Come vediamo gli altri come gli altri ci vedono.
To be different.
Organizzazione logistica.
Conoscere persone che già avevi "conosciuto": Mark e Lizbeth, Pierre e Candida, i Buffardo...
Amici e programmi.
Non si è mai pronti per partire... per partire bisogna essere pronti dentro.
Un altro mondo: Taliarte. Siamo di nuovo per aria; o in acqua o in aria, si fa fatica a stare a terra.
Persone che vorrebbero conoscerti e persone che vengono a conoscerti.
Persone che non vogliono conoscerti?
La bicicletta.
I pescatori ed i pesci d'allevamento.
La polvere.
I lavori in barca.
Come passi le giornate?
Ad un metro dall'acqua: siamo pronti per partire? Nulla accade per caso?
Energia: dentro e fuori, pannelli solari ed eolico, basta così poco.
Destini e destinazioni.
Portolani, informazioni o capacità di conoscere?
La conoscenza porta al sapere? Il sapere porta alla conoscenza?
Vento e timone a vento: l'arte di rendere la vita facile; l'ingegno per poter vivere della bellezza.
Dove stiamo andando?
L'arte di rimanere aggrappati a qualcosa: ancorare; l'attesa in mare.
Amici e rapporti.
Esiste un'altro mondo al di fuori di noi.
Ladro di banane.
Navigare e costeggiare.
Navigare con le piante... basilico insalata prezzemolo ...
La notte.
Taliarte, Pasito Blanco, Los Cristianos, Bahia de Ereses, puerto de Vueltas, Playa de Suarez, Playa de Santiago, Santa Cruz de la Palma (un'altra Babilonia?), Hierro la Estaca e la Restinga.
La quiete.
sabato 7 dicembre 2013
Che fine abbiamo fatto? Allora da dove cominciamo.....son così tante le cose da raccontare.
To be continued.....
Le barche dell'ARC addobbate a festa con il gran pavese prima della partenza
e si comincia il restauro di Cheri....
gira gira l'antivegetativa....
opera finita. Sotto la lavanderina che lava i fazzoletti
e Cheri rimane sospesa a 1 metro dall'invaso
poi finalmente si parte ... e pure a farfalla!
e i primi 25 nodi di GAS (timone a vento)
Sempre lui: l'Oceano
e Cheri sotto la scogliera nel Puerto de Las Vueltas
Ladro di banane!!
e la manta gigantesca
barca in secca a fine giornata con il pescado fresco
e tanta voglia di remare!!
la casa di Colòn (Colombo) a S.Sebastian
(me aveva case ovunque alle Canarie!!)
la spiaggia vulcanica
La Gomera e la Baleniera
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