Ciao a tutti.
Questo lo devo ad un ORSO.
La privazione del sonno è una delle torture più efficaci.
Tutti prima o poi ne abbiamo fatto l'esperienza.
In barca saper gestire il sonno è una necessità.
In questi giorni ho scelto di dormire poco in alcuni; in altri giorni gli eventi hanno deciso x me: qual'è quella divinità che venerata in india gestisce gli eventi degli uomini?
Non ricordo, ma un detto citava che gli uomini fanno progetti e questa divinità li stravolgeva.
Tutto inizia con un viaggio, ma questa volta non su di una barca anche se oramai la mia vita è sempre legata indissolubilmente ad una barca che spiega le vele.
Il Mauri forse sentiva che glielo dovevo, uno di quei doveri che tra amici hanno un sapore diverso, come un piatto ben equilibrato dove ci sentiti tutti gli ingredienti e forse pure quelli che non ci sono. Io invece sentivo che sarebbe stato l'ennesimo regalo che mi avrebbe fatto, volevo farlo, come una di quelle scelte della vita in cui il tuo istinto supera qualsiasi difficoltà.
Forse ci dovevano essere 2 pazzi x fare quel viaggio e noi eravamo le persone giuste nel momento e nel posto giusto.
Quello che mi ha lasciato quel viaggio sarà per sempre solo mio.
Silvia era preoccupata, ma ho scelto di estrometterla, ho chiuso la comunicazione e sono andato.
Ora mi viene in mente un'immagine: un cavallo che corre, come fai a fermarlo.
Il Mauri, a mio parere, è una persona che sia che tu la ami, la sopporti o la odio o che tu la ignori non riuscirai mai a non essere costretto al pensare; è ingombrante come persona e come pensiero.
Riempie le stanze e quando decide che è giunto il momento sale sulla scena e ti costringe entrando ti dentro a "occuparti" di lui.
Neppure il tempo di staccare dolcemente (come entrare lentamente in una rada sicura per gettare l'ancora e assaporare la gioia del viaggio terminato) che, mentre lentamente lui, il viaggio, continua il suo peregrinare nella mente e nello spazio, così mi ritrovo in un contrasto di vita con persone belle da scoprire e poi la folla che si sposta la vita che si muove l'organizzazione della nostra società che limita la tua fresca immaginazione.
E poi la routine, questo senso di stritolamento dell'anima che stordisce. Cerchi la salvezza ad un bar con un amico e qualche birra e ricominci a veleggiare, il vento è fresco la compagnia è dolce e tutto ha il ritmo e la vibrazione dei giorni migliori.
Vorresti dormire, non conti più le ore di sonno, sai che non è nulla, domani?
Si vive oggi; quando l'anima è piena il domani è un dono x anime vuote, da riempire con l'illusione di un domani migliore.
E poi domani.... mi vesto e scelgo scarpe bianche azzurre e nere, calze verdi, pantaloni rossi, camicia verde e mi ritrovo in un ambiente dai colori grigio nero blu scuro, qualche raro marrone scuro.... dove il rispetto, la forma, colori e il decoro lo rendono ancor più triste.
Insomma un luogo dove litigare e cercare mediazioni inutili.
Va bene, va tutto bene ma
devo ricariche le batterie sono al limite.
Ho bisogno d'energia il sole qui è sempre basso le giornate si accorciano. Mi piace questo cambiare delle stagioni, ma non riesco ad accontentarmi di questo sole basso; apprezzo la lentezza del sorgere del sole e del lento procedere della notte.
Vado in quel luogo dove le persone si formano. Dove cercano il modo di emergere di essere di avere spazio e di conquistare lo spazio altrui. Persone meravigliose li guidano li inquadrano perché questo è lo schema.
..... Quanto è bella la libertà del Mauri. Cerco di rompere schemi e trovo gli indelebile segni di un pensiero unico volto a chiudere l'anima.
Ma l'energia liberata lì è tanta; chi Vive troppo di quel luogo potrebbe perdersi in tutto questo potere. Sono di nuovo carico le vele aperte si ricomincia a volare. Ma non ho ancora imparato, non riesco a volare ancora veramente libero. Mi lega ancora questa accettazione del giudizio degli altri.Vorrei che tutti mi capissero e mi amassero, vorrei non sbagliare mai.
Perdo il controllo sono stanco non dormo, non ci riesco. C'è Qualcosa che anche stasera mi tiene sveglio, c'è confusione nella mia testa ma qualcosa mi fa vigilare.
Capisco ora che sono la persona giusta e ora capisco che il momento è quello giusto..... ma è il posto che è sbagliato.
Non riesco a dormire..... Poi tutto finisce posso dormire.
Suona il telefono, è buio, ancora una volta non potrò dormire, lo trovo meccanicamente, un nome la comunicazione parte non riesco più a parlare.
Hai aperto le vele ma io non ci sono....
Magari domani potrò dormire, quel domani che sarà migliore di oggi se oggi saprò riempire l'anima.
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