martedì 19 settembre 2017

Spiaggia di Loriant la casa fronte mare sotto l'appartamento di Mattia

Ciao a Tutti,è normale
continuo il post di descrizione delle ultime settimane. Tornato a Saint Martin mi sono preoccupato di aiutare Arnaud e la sua famiglia. Lui a deciso di prendere il mare per evitare l'uragano. Io passo l'uragano a casa di Evelin con Emy e Tonin, rispettivamente coinquilina, moglie e figlio di Arnaud. Qui è normale condividere gli appartamenti vista la penuria ed i costi degli affitti.
Abbiamo preparato l'appartamento, una porzione di un vecchio magazzino in pietra del 1800; muri spessi 60 cm, finestre piccole con infissi di legno sui quali vengono avvitate tavole di legno spesse 18mm.
Il tutto ha retto benissimo tranne dover rinforzare una finestra (l'unica) del primo piano.
Siamo usciti durante il passaggio dell'occhio ed è stato particolare, anche vedere i danni rilevanti, vedere questa pausa; quando il vento è ripreso è stata una catastrofe: la botta di vento da Sud è stata drammatica violentissima.
I danni li abbiamo valutati alla fine, banalmente per uscire di casa abbiamo dovuto tagliare dei rami infilando il braccio tra i battenti della porta.
La reale valutazione dei danni me la sono fatta dopo 2 giorni: sembravano quelle immagini di guerra dove è stata sganciata una bomba e lo spostamento d'aria ha spazzato via tutto; non esisteva più il verde, era tutto marrone.
La considerazione che risulta dopo 2 settimane su St Barthelemy è questa: isola ricchissima, locali gran lavoratori, mezzi economici e strutture strategiche costruite per resistere e non per ingrassare i politici, magazzini pieni di materiali.
Qui risultano pochissime ruberie, che io sappia hanno svaligiato un magazzino.... hanno portato via solo qualche bottiglia di champagne (sapete son francesi).
Poi è stato tutto un aiutarsi e lavorare per pulire le strade, sistemare le case, aiutare chi ha perso tutto.
Tutti aiutavano con un passaggio, regalando del pane dell'acqua, dandoti il telefono per poter contattare casa (funzionava solo un operatore).
L'ottica che vi manca è questa: l'isola vive di turismo, un turismo molto ricco e quindi non sono passate tutte le notizie perchè avrebbero danneggiato il sistema; una giornalista mi ha raccontato che non riusciva a sapere quanti cavalli del maneggio erano morti... purtroppo su 21 se ne sono salvati solo 5.
Dei locali chi ha visto Louis ha detto che Irma è stato molto peggio.
Ve lo ripeto è stato come uscire da una tana e vedere la devastazione di uno spostamento d'aria che alcuni centri hanno misurato ad oltre 400Km/h in picco massimo....
Alla prossima.
La vita continua, Buona Vita

lunedì 18 settembre 2017

Foto dall'occhio dell'uragano Irma


Quest'albero ha perso tutti i rami dal lato dove batteva il vento prima dell'occhio.... alla fine dell'uragano sarà alto la metà




queste le onde che si frangono su Public e Corrosol

Solo perchè mi sto rendendo conto che le notizie apparse non rispecchiano la realtà che è passata qui sopra.
quando si parla di venti costanti per un tempo prolungato si intende la minima.... ovvero le raffiche per 37 ore sono state più intense di 295Km/h
da wikipedia:
Quando Irma raggiunse la categoria 5 con venti a 280 km/h (175 mph) alle 11:45 UTC del 5 settembre a 57.7° O[10], divenne l'uragano Atlantico più a est di questa intensità che sia mai stato registrato, sorpassando l'uragano David del 1979.[11] Quando i venti raggiunsero la velocità di 295 km/h (185 mph) e una pressione di 914 mbar (914 hPa; 27.0 inHg) divenne il secondo uragano atlantico a pari merito del più forte mai registrato, sorpassato solo da Allen del 1980 (i cui venti raggiunsero i 305 km/h). Soltanto altri quattro uragani atlantici raggiunsero venti di 295 km/h o superiori: "The Labor Day Hurricane" del 1935, Allen del 1980, Gilbert del 1988 e Wilma del 2005.[12][13] Irma mantenne i venti a 295 km/h per 37 ore consecutive, diventando il primo ciclone nella storia mondiale ad aver sostenuto venti di questa velocità per così a lungo, battendo il record precedente di 24 ore del Tifone Haiyan del 2013.[14] Irma fu anche il più intenso uragano mai registrato nell'Oceano Atlantico al di fuori del golfo del Messico e del mar dei Caraibi. Quando fece approdo nelle isole di Barbuda, Saint-Barthélemy (Antille francesi), Saint Martin e le Isole Vergini britanniche divenne il terzo uragano per intensità a livello mondiale ad aver mai colpito terra, sorpassato solo dal Tifone Haiyan del 2013 e dal Tifone Meranti del 2016 (entrambi avevano venti di 310 km/h all'approdo). Fu il primo uragano di categoria 5 che colpì le Isole Sopravento Settentrionali e il secondo uragano di categoria 5 ad aver colpito Cuba dopo un uragano del 1924.[15]
Ciao a Tutti,
scusate l'assenza in questo momento cruciale dove tutti avrebbero voluto avere mie notizie ma putroppo si è trattato proprio di una calamità naturale: il secondo uragano per intensità mai registrato, più distruttivo di Louis del 1995, il più intenso nei Caraibi da quando vengono registrati.
Nella sezione dei video metto un link sui disastri fatti a Saint Martin lato francese.
Da ieri sera nella casa dove sono ospitato sono tornate elettricità e con quella la connessione internet, l'acqua l'avevamo già da 5 giorni.
Perciò ora con un attimo di riposo riesco a riprendere in mano il blog.

Prima di tutto un pensiero di ringraziamento a Luca per le belle parole sugli ormeggi.

In breve la cronistoria di questi giorni:
venerdì 1 non snobbo più la depressione che poi diverrà uragano Irma, anzi mi .... un pò in braghe dopo aver visto l'immagine satellitare dell'estensione; prima pensavo che andasse a nord ora mi preoccupo.
Prendo contatto con il mio amico che mi fa da tramite per l'ormeggio che avevo prenotato per settembre....
La sera pulizia dello scafo e check di tutti gli apparati, motore +olio acqua timone a vento per partire in solitario per entrare in laguna a Saint Martin - Baie Nettlè.
Il pilota automatico non ha mai funzionato bene e l'avevo sbarcato e avevo predisposto uno che mi era stato regalato ma purtroppo che non funzionava su di un lato.
La mattina seguente mentre mi accingo a issare la randa in boa per partire parte l'allarme di sentina.... la pompa riparata l'anno prima a Union mi molla di nuovo o meglio la guarnizione non tiene e mentre fa circolare l'acqua di mare per il raffredamento del motore ne lascia un'adeguata porzione nel vano motore e quindi sentina.... Provo a cercare al volo una pompa di ricambio ma non ne trovo ed allora il mio amico francese Arnaud mi salva ancora si offre di accompagnarmi.
Arriviamo alle 1.00 di domenica dopo 9 ore di navigazione con partenza a vela per fare 24 miglia con un vento leggero e combattendo contro la corrente del canale d'anguilla con un vento in faccia di bolina per entrare nella baia di Marigot dando ancora a vela. Bravo velista Arnaud ma non conosceva il trucchetto di tonneggiarsi sulla boa per partire a vela in acque ristrette. La scuola di vela del Garda ha fatto bella figura.
La mattina alle 6.30 sbarco Arnaud che deve tornare a Gustavia e imbarco Raffaele un italiano conosciuto l'anno scorso col suo trimarano per aiutarmi nel raggiungere la boa. Affianchiamo il mio gommone a Chery lo leghiamo e lo usiamo come motore. Tutto questo per risparmiare il motore per eventualiutilizzi in laguna.
Mentre ci avviciniamo ci accorgiamo che il ponte d'accesso alla laguna sta aprendo... ci buttiamo dentro tra lo stupore nel vedere questa barca a vela passare con un gommone al fianco atutta manetta. Nelcanale la corrente è più forte ed accendo il motore.
Per fortuna il mio grande amico Shrimpy ha avvisato il proprietario della boa che avevo prenotato che ci viene a rimorchiare con un gommone con motore da 50 cavalli.... altro che i miei spompati 5....
Raffaele mi aiuta a fare l'ormeggio e poi ritorno sfruttando il passagio di Bruno per prendere il ferry per Saint Barth.
Ok ora parentesi tecnica: il corpo morto al quale ho lasciato Chery è così composto
ancora Danfor da 40 kg, 4 metri di catena da nave, blocco di cemento (corpo morto) da 5 tonnellate , catena da nave per altri 6 metri poi catena del 20 per altri 6 metri. Qui io ho attaccato cima del 18 sul musone al posto della catena e bitta;  + altre 2 cime del 12 dai passacavi di dritta e sinistra attaccati alla bitta.
Col senno di poi forse anche la catena ci sarebbe stata bene ma avrei bisogno di ridisegnare il piano bitte di prua. Visto che la forza è stata tale da farmi disalberare la cima allalbero forse sarebbe stata dannosa... ma magari due cime rimamdate ai winche potrei averle messe. La barca si presentava senza vele e forse avrei potuto o togliere le drizze dagli alberi o fissarle meglio.Comunquequando andrò là analizzerò meglio la situazione.
Ora sono stanco alle prox puntate

questa Gustavia giovedì mattina

mercoledì 6 settembre 2017

Ciao a Tutti,
http://m.la1ere.francetvinfo.fr/martinique/evolution-du-temps-saint-barthelemy-508319.html#xtref=http://m.facebook.com&
Forse di Irma ne sentirete parlare solo quando arriverà negli States.
Intanto io mi tengo stretto il cappello mentre mi passa sopra.

Forse vi manderè qualche considerazione magari me le terrò per me.