abbiamo
trascorso un altro giorno a Le Marin, poi ritorniamo a Saint-Anne, ma
stavolta davanti alla spiaggia. Rimaniamo qui alcuni giorni, il tempo
per un paio di bagnetti, per assaporare la spiaggia di sabbia chiara
e la temperatura mite dell'acqua. Il paesino è un concentrato di
attività turistiche e case per le vacanze ma senza essere invadenti
perse come sono nel verde. Gironzoliamo un po' per il mercato e per
le stradine adiacenti piene di bar restauranti e negozietti. In
sintesi un posto tranquillo che vive di turismo.
Nell'andare
e tornare da Le Marin abbiamo incrociato le imbarcazioni locali, le
Yoles, dotate di vela quadra e lunghe aste per compensare col peso
dell'equipaggio allo sbandamento.
Ma
è arrivato il momento di spostarci, vogliamo risalire lentamente
fino in Guadalupe. Prossima tappa? Fort de France, vogliamo
approfittare per una camminata su di uno dei sentieri dell'isola, sia
per muovere un po' le gambe, sia per vedere un po' di questa
rigogliosa vegetazione. Purtroppo ci imbattiamo, durante la
navigazione verso la nostra meta, in una baia, scovata da Silvia sul
portolano, Anse Noir.
Uccellino al bar
Strettina ma ci affascina talmente che
decidiamo di passare qui 3 notti. Saranno state le stelle marine
gialle sul fondo del mare, la tartaruga che nuotava vista da Silvia,
insomma per noi ne è valsa proprio la pena; sullo sfondo le luci di
Fort de France con il suo faro ci ricordavano che prima o poi avremmo
dovuto rituffarci in una Babilonia. Appuntamenti su internet
provviste e la visita all'interno ci chiamano.
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