lunedì 19 gennaio 2015

Ciao a tutti, sono le 11 in Italia ma qui sono le 6.
Il cielo sta schiarendo per un'altra alba ai caraibi.
Qui il vento è aumentato e pure il numero di barche.
Sono 2 ore che sono sveglio e ormai troppo tempo che non scrivo sul blog, ma un giorno un amico mi ha scritto che eravamo troppo prolissi. Effetivamenteoramai scrivevamo del nulla. Ora contano solo scarne info e veloci. Siamo molto più selettivi e bruciamo tutto. Di qui la fortuna dei social network, sappiamo poco di tutti in un tempo brevissimo ma legato ad una tecnologia che mi piace definire fragile, basta poco per non essere più connessi ed allora tutto torna ad una dimensione irreale che ci stordisce.
Noi siamo tornati ad una dimensione di lavoro che personalmente mi lascia poco spazio, come sempre devo bruciare tuttoe consumarmi in quello che mi sta attorno senza vedere il nocciolo del problema. Mi perdo sulla superficie, adoro assaporare la buccia.
Guardo fuori ed i contorni delle nuvole si colorano. Quelle che prima erano delle macchie più nere in un cielo nero ora si vestono di colori strani. Il vento ora è calato, non riposo mai bene quando il vento rinfresca. Sarà che mi sento come una lumaca attaccata ad un filo d'erba scosso dal vento?
Al lavoro vedo passare il mondo davanti, un mondo fatto in maniera strana: migliaia di persone arrivanno su queste navi daa crociera, veri spettacoli di tecnologia che fagocitano energie con lo scopo di fare soldi facendo sognare vacanze in posti esotici.
Arrivano i ragazzi imbarcati per lavorare: alla ricerca di una connessione perr poter sentire qualcuno che è rimasto lontano, bevono o mangiano qualcosa ma non lo gustano, devono collegarsi. Sulle navi le connessioni costano troppo... Questi arrivano da soli.

Ma con tutte le persone che scendono dalla nave le connessioni per un'isola così non sonoo illimitate.

Poi ci sono i gruppetti di crew member, solitamente arrivano di ritorno dalla spiaggia, sorridono amano assaggiare qualcosa di buono e cercano di gustarsi la vita.

Sono alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

Arrivano i croceristi, per lo più famiglie intere o coppie anziane o gruppi di amici.
Qui non basterebbe un capitolo per spiegare il tutto. Isoldi sono contati o illimitati per pochi, ostentano o sicurezza ma sono chiusi in se stessi timorosi di essere fregati, e puntualmente lo sono. Pochi sono aperti e si lasciano alla gioia del momento trovando il loro spazio di bellezza.

3 commenti:

  1. Non smettete di darci vostre notizie!
    Celia

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  2. Lavori??? Nooooo Marco, così non si fa! Piango e ci abbraccio

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  3. Come sempre leggendo il vs blog prendo boccate di aria fresca.......
    Un abbraccio forte. Ma Antonio è lì da voi?
    Stefano C

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