giovedì 29 novembre 2012

Quiz della settimana enigmistica portoghese: trova l'uccellino (per i maschietti: non vale guardare là)

che luce!

il riposo del marinaio

Panoramica con tablet



che faccia da alta marea

e che faccia da bassa marea

guarda che lunaaaa...

un po' troppo sbandata

la barca di Miguel

da notare il rinforzo sul dritto di prua


L'attrezzo infernale

Operazioni di squadra

Ancora e catena tornano a Cheri


TROVATAAAAAA!!!
Questa è la storia di 4 testardi che riuscirono là dove sommozzatori locali non riuscirono, ovvero come ritrovare ancora e catena su fondale torbido.
Com'è iniziata e si è sviluppata questa “saga” (o “sega”) l'avete letto nei precedenti blog. Ma il finale ve lo abbiamo fatto sudare.
Sono un paio di giorni che non scriviamo sul blog perché eravamo totalmente dediti alla ricerca della nostra linea d'ancoraggio, per la Valentina ancora e catena.
Come vedrete dalle foto ci siamo inventati uno strumento per “arare” il fondale del porto, la cartina della supposta zona di ricerca che avevamo pubblicato e poi con tanta pazienza, infiniti punti di rilevamento finalmente martedì pomeriggio l'abbiamo trovata. Un po' diffidenti del marina abbiamo taciuto la cosa fino alla mattina dopo per poter avere tutto il tempo di sistemare boe e punti di riferimento onde evitare che sparisse di nuovo.
Era all'interno del loro campo boe (ve ne era una affondata perché il gavitello si era forato e non l'avevano recuperata) sotto un corpo morto rovesciato il cui anello bloccava la nostra ancora.
La mattina di mercoledì quando li avvisiamo ci dicono (un po' increduli) che verranno alle 15.00... ora io non sono svizzero ma loro hanno un fuso orario che non ho ancora capito, mi reimmergo e torno completamente fradicio agli uffici per fargli uno schizzo dettagliato della situazione, finalmente si muovono e ... vengono solo a vedere!!!! Qui iniziano già le imprecazioni (solo pensate) visto che ci vedevamo già a vele spiegate. “DOMANI”.... e domani sia. Il resto è senza colpi di scena, arrivano, boa di sollevamento ed in 2 ore era tutto finito.
Intanto abbiamo conosciuto Miguel (forse lavorava per il marina) che lavora da 5 anni alla sistemazione (o meglio rielaborazione) di un 54 piedi col quale ha intenzione di viaggiare nell'emisfero australe alle alte latitudini (Terra del Fuoco, South Georgia, Patagonia etc.). Una chicca per me la cabina di prua dove ha allestito una vera e propria officina (trapano a colonna, fresa, compressore...) e per Silvia la cucina con piastra elettrica forno a microonde ma la lavatrice era nella cabina di prua.... Sicuramente al di sopra di tutto quello che si poteva pensare mi pento di non avere con me la macchina fotografica. Per la cronaca la sua linea d'ormeggio prevedeva 150 mt di catena e un'ancora da 80 kg... non ho sbagliato, 80 KG!!! La catena è fissata in chiglia, ma potrei andare avanti coi dettagli all'infinito.
Silvia ha pure scambiato 4 chiacchiere con Rachel del Lynn Rival, che assieme al marito Paul Chandler sono ripartiti per il giro del mondo in settembre dall'Inghilterra. Forse qualcuno di voi si ricorderà di quella coppia di inglesi che erano stati rapiti circa tre anni fa dai pirati somali tra le Seychelles e la Tanzania e rimasti in ostaggio per ben 388 giorni erano stati poi rilasciati contro il pagamento di un ingente riscatto. Erano qui a Porto Santo con noi, pensate che dopo un'esperienza del genere hanno deciso di riprendere il viaggio così drammaticamente interrotto...se questa non è passione per la vela!!!
Ora stiamo preparando la barca per ripartire questa sera stessa verso Madeira, con l'intenzione di fare una notturna e essere a Funchal domani mattina presto.
Il marina ci fa pagare le spese del sub e dei palloni gonfiabili...ok va bene..ne abbiamo abbastanza.. e l'importante è andarsene via. Addio Porto Santo.


mercoledì 28 novembre 2012

 Vi ricordate quando vi dicevo che con le pioggie l'acqua si riempiva di colori strani??? eccovi le foto e una conchiglia che non ha tenuto conto della marea...
Giornate piene, a presto per le news di questi giorni.















 



lunedì 26 novembre 2012

e dopo l'aquazzone, Clandestini a Bordo!!! E non solo guardandoci in giro continuiamo a vedere cavallette... da dove arrivano? non ne abbiamo mai viste....
 La casa di colombo
 I colori del mare dopo le pioggie
AIUTO!!! Clandestino a bordo











Il meteo è un pò strano oggi pare che il centro depressionario si diverta sopra le nostre teste: acquazzoni, colpi di vento mulinelli d'aria sul pelo dell'acqua, vento che continua a saltare.
Stamane i nostri vicini di barca hanno trovato una delle bitte dove era legata una loro cima d'ormeggio quasi divelta, mancava poco. Insomma un'altra giornata con poca attività se non quella di aiutare 2 barche di francesi appena arrivate (con qualche danno per le botte di vento prese) e il controllo degli ormeggi. Un grande acquazzone ci ha lavato la barca da tutto il sale accumulato dagli spruzzi di questi giorni.

domenica 25 novembre 2012

Ormai qui si passa il tempo ad elaborare mille teorie e grafici sull'ipotetica posizione dell'ancora e catena: la zona gialla è l'area di ricerca da "setacciare" con arnesi rudimentali, avanti e indrè con il tender.
ANCORA: abbiamo sentito un paio di pareri di alcuni Diver tra cui Connie e Claudio Esperti istruttori che ci hanno spiegato come procedere in acque torbide... ma mi mancano le competenze per poter attuare questo, io mi immergo sempre senza neppure il boccaglio perché mi da fastidio, arrivo al max a 10 metri ma questa visibilità non è fatta per scendere da solo ed in apnea. Abbiamo passato venerdì pomeriggio a “rastrellare” il fondo sperando di “pescare la catena” ma inutilmente, abbiamo pescato la catena di un corpo morto del porto ed almeno una volta abbiamo pescato qualcosa che poi si è sganciato. Sabato mattina sarebbe stato ottimo per riprovarci ma i postumi della serata a Porto Santo mi hanno consigliato di rinunciare ad immergermi. Oggi Domenica il colore dell'acqua e le onde che frangono e la pioggia ci consigliano il divano del quadrato. Domani sarà uguale.
Porto Santo: la serata di venerdì come avrete intuito è stata interessante, Carlos ci aveva invitato per il pranzo di sabato tipico portoghese che non ci lasciamo sfuggire. Un po' titubanti partiamo armati di torta preparata nonostante il mal di testa da Silvia, ma solo Ischi non denota postumi da serata. Pranzo alle 15.00 in 15 persone di cui solo Silvia rappresentante delle donne, le fanno subito capire come in questo paese altamente evoluto le donne stanno a casa e quindi lei per oggi è un”Hombre”.
Passiamo il pomeriggio a chiacchierare e anche la Silvia “finalmente” si lancia in discussioni, lei parla in italiano le rispondono in portitalinglese... cosa avrà capito Silvia?
Ci offrono un passaggio fino in barca che si trasforma in un tour dell'isola. Invitiamo Lonado (ma non siamo sicuri che si scriva così) a prender un caffè da noi e ci ricorda che al bar siamo sempre benvenuti.
Vita in barca: se fuori piove in barca in 4 non si sta male, chiacchiere film qualche lettura e cucina insieme, computer ovviamente e il sottofondo musicale proposto da DJ Ischi, proprio quello che ci vuole.
Fuori nel porto i locali vengono a sistemare ormeggi e controllare, il passaggio di auto è incessante.
Ogni tanto controlliamo i vicini ed i nostri ormeggi se spiove proviamo a raggiungere i bagni o il marina per una connessione internet veloce per controllare le grib e tenersi aggiornati.
Il problema è ovviamente l'umidità ed i vestiti bagnati che dobbiamo mettere a sgocciolare.
Silvia ormai è diventata una panettiera, pan fresco tutti i giorni. Dopo un esperimento culinario creato dai tre tripulanti, un po' di web e ciaccole con Luca e ora ci si organizza per una serata “cine-boat” con tanto di dolby-surround.
A presto!
Il porto

Mare incazzatissimo


Lavorare tripulanti!!

Spunta il sole

sarò brevissimo, qui piove e tira vento dai settori meridionali, speriamo che giri, gli spruzzi delle onde superano il molo esterno e le onde frangono sulle massicciate del passeggio del porto.
Per noi tutto bene, ma nonusciamo dalla barca, se non nei rari momenti dove la pioggia diminuisce.
Film libri e cucina con riposini.
a dopo se riesco a tornare magari con qualche foto. e aggiornamenti su ieri.

sabato 24 novembre 2012

http://www.youtube.com/watch?v=gt19BA-bNdQ oggi cominciamo da qui.

ieri sera ci siamo presi finalmente un'altro stacco dalla vita marina, ancore e lavoretti e ci siamo infilati in Porto Santo per vedere un pò di vita, ecco a cosa servono anche le nuove leve arrivate in barca; rompere i ns schemi, miei e di Silvia, oramai abituati a pensare a sistemare la barca più che a vivere.
Conoscete tutti lo spumeggiante Cupido ed il placido (in superfice) Ischi.
Una coppia affiatata che ci spinge dopo aver girovagato e cenato in una deserta Porto Santo, a bussare in un bar chiuso dove 5 amici sulla cinquantina si stavano divertendo... E' andata a finire così.... speravo di riuscire a caricare un video... ora riprovo.
non ci sono riuscito!!! 
intanto



 

venerdì 23 novembre 2012

come è andata oggi...
niente male grazie, lavorato alla barca oggi prova motore e sistemazioni nel vano motore, la mattina poi sistemazione blocco cucina e altro che dovrete indovinare dalla foto allegata....
Mi sono dimenticato (non è vero è solo per la suspance) dell'ancora... è ANCORA là ... ovvero non sappiamo dove, non si trova.
Oggi erano in 2... cosa fare ora?
dicono che non si vede a oltre 20cm.
Pare che possa rimanere così ancora una settimana o un mese...
E ora?

bel problema accettiamo suggerimenti.
a domani per le prox news.

giovedì 22 novembre 2012



che cosa ci porterà la giornata di oggi? ormai vivo alla giornata guardando il meteo per i giorni futuri ma senza una programmazione, è assolutamente inutile farle. Depressioni atmosferiche che passano e cerco di non farmi deprimere. I lavori in barca sono molti e cerco di dedicarmi a quelli.
La vita con gli amici in barca è piacevole, rompe i ritmi acquisiti e porta nuove esperienze.
quando arriveremo alle Canarie?
Qui intanto abbiamo passato 2 notti con venti forti e probabilmente dal we fino a martedì notte ci aspetteranno altri giorni a rinforzare gli ormeggi ovunque noi saremo.
Oramai nel porto siamo solo barche di "sequestrati" dagli eventi ed un francese solitario che è venuto ad esplorare l'isola, ma oggi riparte per Madeira (altrimenti rimarrà bloccato anche lui dal meteo e venerdì arrivano i suoi amici a Madeira, poi anche lui Canarie).
Insomma un porto di passaggio, un'isola da visitare ma quanto basta.






mercoledì 21 novembre 2012

                                               La barca fa male... chi ha mai visto il Cupi leggere????
       
                               e come non pubblicare il saluti a Jacopo.... ci aspetterà alle Canarie.
CHE MALEDUCATO non vi ho ancora presentato MARTINA CRISTINA E BEPPE dell'Amel Sharky


un pensiero al PIRU!!!!!




queste le foto della gita all'interno di Porto Santo di 2 giorni fa:

















Le sembrava di essere ad Asiago......

martedì 20 novembre 2012

Aggiornamento:
alcune sostanziali accadimenti in questi giorni, innanzitutto l'arrivo di 2 validi lavoratori sta lasciando un segno indelebile su Chery; Cupy e Ischi stanno accellerando i lavori ed ora molte migliorie solo pensate stanno prendendo forma (per la gioia di Antonio... ti penso spesso e ti aspetto, una gran voglia di sentire tanta gente.. Skype, mail ma anche se potete commentate..).
Ieri Nelson era un pò freddino dopo la lettera di reclamo che ci aveva richiesto, morale io nervosetto mi sono immerso in apnea a pranzo, quando non vi era nessuno, e la marea di oltre 2 metri era propizia per vedere cosa c'era la sotto, ovviamente non ho trovato la mia catena e ancora annessa (e chi sono io ...) ma ho trovato un pregevole corpo morto (un'altro???) con annssa catena e cima per l'ormeggio sul fondo nei pressi di dove detti ancora...
Tornati da Nelson nel pomeriggio per spiegarci e funziona, sarà la capacita di Silvia di convincere le persone, sarà che è proprio una buona persona, sarà la tranquillità di questo posto, ma più tardi viene a comunicarci che mercoledì arriverano dei sommozzatori da Madeira per risolvere la questione??? qualcuno era impaziente per la fine di questa avventura ma come tutte le telenovelas a puntate dovrete ancora attendere.
Oggi lavori giro in paese per i nuovi arrivati e ancora lavori in barca. alle prossime.
Abbiamo aggiornato la sezione barca!!!!!

domenica 18 novembre 2012

Ieri sono riuscito a ricontattare una amica, che voleva sapere come trascorro le mie giornate.
Sono riuscito solo a darle una scansione cronologica della giornata, delle differenze tra giornate trascorse all'ormeggio e quelle in navigazione.
In realtà la differenza è enorme come trasformazione dei propri ritmi biologici.
Inoltre su Chery alcune differenze sono ancora maggiori; per esempio il pilota automatico lo è solo quando siamo a motore sia per problemi di consumo energetico (materia sulla quale dovremmo spendere parecchie considerazioni e non solo nel prossimo periodo) sia capacità dello stesso; questo ci porta a notevoli sforzi fisici soprattutto notturni dove la bussola ti ipnotizza soprattutto nelle notti buie che abbiamo passato.
Ed infatti considero che queste difficoltà incontrate ma perfettamente superate dall'equipaggio siano state soprattutto di ordine psicologico e di stanchezza emotiva.
Partiti da Gibilterra, dopo settimane di pioggia che condizionavano ritmi e spostamenti oltre alla vita quotidiana (l'umidità che si formava in barca per differenziale termico, alcuni punti d'infiltrazione, le cerate bagnate appese dappertutto), in una finestra meteo attesa da oltre 3 settimane ha creato una situazione mentale di “SCAPPIAMO DA QUI” alla ricerca di qualcosa di finalmente meno umido.
Ma il meteo non era completamente consolidato e quindi all'avvicinarsi della notte i lampi intorno a noi si vedevano distintamente. Erano lampi ed i tuoni non si sentivano, quindi molto lontani, ma vi assicuro che per un debuttante sulla scena dell'oceano la notte senza luna ne stelle (non si vide neppure il tramonto, senza un confine netto dell'orizzonte, con quella cosa inquietante del lampo che squarcia le tenebre e la considerazione che siamo molto indifesi ti toglie quel qualcosina di serenità.
Certo la notte, qui arriva in un attimo i tramonti sono molto veloci e più scenderemo di latitudine e più veloci saranno, si riducevano le vele per diminuire la velocità, ma in oceano serve anche mantenere la velocità per affrontare le onde, ed i primi giorni queste erano un po' confuse, incrociate mentre il 1° giorno e notte alcune frangevano alle spalle del timoniere... a proposito lampi davanti e rumore di onde che frangono dietro non male per i miei due tripulanti che ovviamente erano dubbiosi sulle proprie capacità di conduzione (anche se Silvia aveva tenuto il timone in situazioni di vento e mare peggiori tra Mahon ed Ibiza, l'impatto con l'oceano ha avuto il suo effetto mentale).
Qui le capacità di Kirk Amel come progettista di barche devo dire che mi hanno sorpreso, la stabilità di rotta e la facilità di conduzione soprattutto con mare formato sono fantastiche.
Insomma tutte queste paure e difficoltà in una navigazione lunga si sono fatte sentire.
Ma al contrario di quanto scritto sopra anch'io ho sopportato il mio carico di pressione emotiva e psicologica: da un lato non potevo dimostrarmi insicuro nei confronti dell'equipaggio, dall'altro
ero l'unico cosciente delle condizioni dello stato della barca (reali o presunte che queste fossero) che mi spingevano costantemente a considerare se questa o quella cosa avrebbe retto e quali conseguenze avrebbe portato in caso di rottura. Certo non forzare la barca sarebbe servito ma anche una condizione meteo in evoluzione richiedeva un arrivo celere. Essere stato da solo e senza la responsabilità nei confronti di Silvia e Jacopo forse sarebbe stata una condizione mentale più facile.
Il test di Chery non è praticamente stato fatto, appena in condizioni di galleggiare (e devo ammettere che galleggia molto bene, sono molto soddisfatto per ora dei lavori fatti da Ramon a bocca di Magra) siamo partiti anche se consci di non essere perfettamente a punto. Il motto era di tempo ne abbiamo e faremo un po' alla volta.... si ma io sono apprensivo o paranoico come preferite, e non sapere di poter contare al 100% su qualcosa mi mette in uno stato d'agitazione, d'altronde gli insicuri sono così, controllano maniacalmente ogni cosa alla ricerca di una sicurezza che invece devono trovare dentro di se. Sto considerando i tempi di navigazione, fino a qui abbiamo corso, quando eravamo fermi non sapevamo per quanto e diventa impossibile programmare dei lavori se non si sa se si ha tempo per svolgerli. Forse è il caso di fermarsi alle Canarie, sia perchè pare siano forniti di tutto sia per i contatti che abbiamo in quell'arcipelago.
Siamo in ritardo per fermarci alle Canarie? Avrei preferito arrivarci prima indubbiamente...
Ma il meteo, il boma ed ora ancora e catena ci stanno condizionando.
Tornando alla navigazione adattarsi ad una vita in a vele spiegate non è mai semplice: il sonno, l'adattamento termico (il dogger rigido di Chery è una manna) e l'alimentazione ne sono condizionati e fisico e mente ne risentono.
Comunque ragazzi è andata e per quanto difficile o facile possa essere/apparire l'emozioni provate valgono la candela.
Una vita d'emozioni e di bellezza va sempre vissuta. Si perché, se viste le situazioni narrate su questa navigazione con lo spirito giusto, risultano di una magnificenza incredibile e pure quelle notti con la visibilità ridotta all'albero di maestra Chery correva a 6,5 nodi di media tra le accelerazioni e le decelerazioni tra le onde che non vedevi ma dovevi intuire e/o sentire rimarranno sempre con me.
Si le onde oceaniche sono proprio emozionanti ma forse ne parlerò un'altra volta.
Ora sto aspettando che passi anche questo WE in questo porto. Qui è strano, il we gli uffici del marina sono chiusi (compresi i bagni), chi arriva non trova nessuno a chi chiedere,se non agli altri naviganti che sono qui. Ma siamo rimasti in pochi in attesa della prossima ondata portata dal una finestra meteo. Un catamarano di Vienna in attesa da 3 settimane di un pezzo, un barchino tedesco di una coppia molto schiva, noi e ieri sono arrivati 2 francesi su di un vecchio Jeanneau.
Gli altri sono partiti... che differenza dai marina del Mediterraneo qui tutto passa, le nuvole come le barche, l'acqua come il vento, per acqua mi riferisco all'acqua del porto che, con una marea di 2 metri svuota e riempi il bacino con una forza incredibile. Le barche qui si sentono importanti, fanno bella mostra di sé, tutte hanno un particolare interessante da scoprire, raccontano qualcosa dei loro ospiti. VIVONO.

sabato 17 novembre 2012

Ciao a tutti per ora solo alcune news sulla saga dell'ormeggio a Porto Santo
... sembra una telenovela ma i colpi di scena non mancano mai:
ieri andiamo a fare un sopraluogo col responsabile della marina anche se sapevamo già che non avremmo visto nulla sott'acqua col solo visore vista l'acqua torbida per le pioggie e la mareggiata....
... la boetta che sgnalava ancora e catena non c'è più!!!

... non è andata a scogli, non c'è neppure in bassa marea, o qualche barca di passaggio c'è passata sopra (ci sono stati ben 4 arrivi in notturna).

Quindi la situazione è questa:
Dobbiamo fare una lettera di reclamo al marina.
Jacopo si imbarca con Beppe per arrivare a Madeira.
Cupy e Ischi mi raggiungeranno a Porto Santo.
Noi abbiamo un WE per poter visitare Porto Santo....

A presto

venerdì 16 novembre 2012

La fauna di Porto Santo

e  la flora

La  lunghissima spiaggia dorata

panoramica dal ....

....pontile

la piccola piazza del paese

e vista dall'alto

gli quipaggi di pasaggio lasciano il loro saluto dipingendo il simbolo della loro barca sui murali del porto

e il capitano se li passa tutti....

l'interno del porto